ANDREA DI MIELE
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Paci, ma con un rilievo sostanziale che non deve sfuggire. Se l’unitarie-
tà della natura umana è compresa, come nella
Sinopsi del diritto univer-
sale
tra il ‘
nosse, velle, posse infinitum
’ divino e il ‘
nosse, velle, posse fi-
nitum, quod tendat ad infinitum
’ umano, il
tendat ad infinitum
, per
Paci non è vichiano ma è il
telos
husserliano
47
.
Le scienze dimentiche delle operazioni che le fondano, diventano
non solo astratte, ma pericolose, barbariche. Gli addottrinati, dice Paci,
«
dimenticano l’origine e il fine delle scienza, dimenticano la funzione
delle scienze, delle tecniche e delle arti per l’umanità: perdono il
significato della vita e della storia
»
48
. Dunque ancora un’intersezione: la
preminenza vichiana della Topica sulla Critica,
«
siccome prima è cono-
scere, poi è giudicare delle cose: perché la Topica è la facoltà di far le
menti ingegnose, siccome la Critica è di farle esatte
»
49
, si congiunge per
Paci alla preminenza del precategoriale nella fenomenologia e dunque al
tema dell’enciclopedia.
Ricordiamo che Vico critica la ‘logica degli addottrianti’. La sapienza
poetica è una
topica sensibile
dei primi autori della
humanitas
. […] La
topica è la
tipica
, il genere poetico, l’idea visiva concreta, l’
eidetica
,
l’operazione precategoriale, la scienza della
Lebenswelt
, la fenomenologia.
La critica è il
giudicare le cose
. […] Il giudicare critico, distaccato dalla
topica, è il giudizio non fondato, la logica separata dalla sua fondazione, la
logica degli addottrinati
50
.
47
«La fenomenologia in Husserl introduce all’enciclopedia. Tende a porsi come
scienza
prima i cui ‘rami’ ed i ‘temi’, costituiscono un’organica sintesi sempre
in fieri
,
guidata da un
telos
che ad essi inerisce: l’enciclopedia è interna alla fenomenologia» (cfr.
E. P
ACI
,
I paradossi della fenomenologia
, in «Giornale critico della filosofia italiana» IV,
1961, p. 424; ristampato in
Funzione delle scienze…
, cit., parte II, cap. III, pp. 102-139).
Va a tal proposito ricordato il paragone che Paci istituisce tra Vico e la figura di
Galileo vista da Husserl nella
Krisis
. Il filosofo napoletano sarebbe uno
scopritore
in
virtù delle sue intuizioni sulle scienze umane, ma anche un
ricopritore
, per non essersi
avveduto che anche la scienza della natura fisica è opera dell’uomo. Dunque pur aven-
do proposto con straordinaria lungimiranza il dualismo tra
Naturwissenschaften
e
Geisteswissenschaften
e pur avendo posto, con la
sapienza poetica
, il tema dell’enciclo-
pedia come scienza di tutte le discipline, non ha raggiunto il senso di una enciclopedia
fenomenologica come piena fondazione delle scienze nella
Lebenswelt
e del loro
telos
.
Cfr.
Vico and Cassirer
, cit., pp. 466-467. Un accenno a questo tema si trova anche in
I
D
.,
Struttura e contemporaneità al nostro presente
, in «Aut Aut», 1967, 101, ora in
Il
senso delle parole. 1963-1974
, cit., pp. 165-166.
48
Vico, lo strutturalismo…
, cit., p. 54.
49
Sn30
, §§ 238-239, p. 138.
50
Vico, lo strutturalismo…
, cit., pp. 56-57.
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