LACIFRANELTAPPETO
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E Paci continuerà oltre arrivando, col piano delle operazioni econo-
miche e dei bisogni, con la prassi e il suo risvolto attivo-passivo, a
Marx. E ancora, oltre Husserl, ad un’enciclopedia cosmica whitehea-
diana. Ma qui ci fermiamo.
A trent’anni dalla sua morte e misurandosi con l’attualità del suo
pensiero si può certo dire che Paci, col suo metodo, si sia confrontato
dagli esordi alla maturità col tema dell’unità di senso del sapere, mosso
dal timore che l’incalzante settorializzazione delle discipline rimandas-
se ad un sapere sterile incapace d’un contatto con l’origine, con la vita,
con l’uomo.
Ma lo
stile
dell’enciclopedia fenomenologica paciana non consiste in
quel malinteso eclettismo di cui talvolta fu accusato, ma nella stringente
e avvertita necessità di conciliare dialetticamente
vita
e
verità
, perché
mentre rileggeva Platone, Vico e Husserl, Paci sapeva guardare critica-
mente al suo tempo e a ben vedere anche al nostro, alludendo ai fanatici
di ieri come agli esportatori di verità odierni, agli
addottrinati
, ai dimen-
tichi che la vera cifra di quel tappeto iraniano è l’errore che custodisce.
A
NDREA
D
I
M
IELE
THE FIGURE IN THE CARPET. NOTES ON PACI INTERPRETER
OF VICO
.
This work aims to show the analysis of Vico’s philosophy as a
deep moment of synthesis in the philosophical itinerary of Enzo Paci.
The text substantiates this thesis in the reference to the first develop-
ments of Paci’s thought, namely his interpretation of Plato, as well as in
the reference to his more mature interests, and therefore the inter-
pretation of Husserl and the plan of a phenomenological encyclopaedia.
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