EMILIO SERGIO
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D’Andrea rappresenta anche la fase ultima dell’Accademia degli
Investiganti (detta «terza fase», 1683-1697), in cui già s’intravedono i
primi segni di una trasformazione culturale, resi visibili dall’allarga-
mento dei partecipanti alle riunioni. La ripresa delle riunioni dell’Ac-
cademia, che «nel ventennio precedente aveva svolto un ruolo di
consesso elitario caratterizzato da una rigorosa attività scientifica»,
impegnerà i suoi membri nel «compito molto delicato di trasferire i
modelli scientifici elaborati alla sfera ideologica»
12
. In tale apertura,
Hobbes cominciava ad essere accolto sotto un altro profilo: non più
solo come rappresentante della filosofia geometrico-meccanica e del
nuovo naturalismo scientifico, ma anche come portatore di un preci-
so indirizzo etico-politico.
3.
L’Accademia di Medinacœli (1696-1702)
. Lo Hobbes trattato e
discusso dai membri dell’Accademia di Medinacœli risentirà di questa
nuova fase della filosofia napoletana. La ricezione di Hobbes sarà rivis-
suta nel segno e alla luce: a) della trasformazione dell’indirizzo pura-
mente scientifico-sperimentale degli Investiganti; b) di un certo decli-
no del cartesianesimo, che sarà ripensato in chiave neoplatonica, erme-
tica e filoagostiniana; c) degli effetti suscitati dal celebre «processo agli
ateisti» (1688-1697); e unitamente all’affacciarsi: d) di un «impegno ci-
vile» e di un rinnovato interesse etico-politico, che del pensiero di
Hobbes lascerà emergere non solo l’aspetto di continuatore della
scienza galileiana e «renatista», ma anche quello della trattatistica eti-
co-politica, che prendeva le mosse dalla rinascenza lucreziana, dalla
tradizione dell’epicureismo, dal machiavellismo e dai primi germi del
‘libero pensiero’ europeo
13
.
L’analisi della fortuna di Hobbes su questo periodo impegnerebbe
uno spazio che esula dagli scopi del presente articolo. Basterà ricor-
dare che l’interpretazione hobbesiana presso i membri di Medinacœli
e nel circolo cartesiano di Paolo Mattia Doria era prevalentemente
orientata sulla lettura, che sarà sia di Gregorio Caloprese (1650-1715)
12
B
ORRELLI
,
op. cit.
, p. 262.
13
Cfr. E. N
UZZO
,
Verso la ‘Vita civile’. Antropologia e politica nelle Lezioni accade-
miche di Gregorio Caloprese e Paolo Mattia Doria
, Napoli, 1984;
Lezioni dell’Accademia
di Palazzo del duca di Medinaceli (Napoli 1698-1701)
,
5 voll., a cura di M. Rak, Napoli,
2000-2002.