HOBBESANAPOLI(1661-1744)
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che di Giuseppe Valletta (1635-1714), di un Hobbes ‘ateo’, ‘epicureo’,
‘empio’ e ‘libertino’. Con alcune eccezioni, di cui si dirà più avanti.
Leggiamo un celebre passo della
Historia filosofica
(1697-1704) di
Valletta. Dopo aver polemizzato con l’«empissimo Baron Edoardo
Herbert inglese», «principe de’ naturalisti», Valletta scriveva:
Simil vanezza e superbia d’inganno si fu quella di Tommaso Hobbes –
ugualmente Inglese e Naturalista, ora Peripatetico ed ora Epicureo […] e, a
dir vero, promotore dell’Ateismo – il quale scegliendo da’ Filosofi Pagani
tutto il peggiore (come da Aristotile la
Corporeità
di Dio, o da’ falsi Epicurei
[…] l’amor proprio […]) lasciò i suoi libri pieni di stranissime sciocchezze,
come a dire non esser tra gli uomini per natura la società, ma la discordia,
nascer gli uomini a guisa di fonghi […] senza che di nulla sien tenuti né
anche a’ nostro genitori, che non vi sia realmente né bene né male, ma così
appellarsi quando per legge egli venga così ordinato dal Principe e dalla
Città, la quale, dice esser il fonte della somma potestà anche in materia di
Religione: ciò ch’è l’unico oggetto del suo empissimo sistema di filosofia
14
.
Da parte sua Doria, scagliandosi contro la filosofia dei «sensisti»
Epicuro, Locke e Spinoza, «li quali negano le idee innate dell’Anima
[e] liberano il loro savio Filosofo dall’obbligo di seguire la giustizia, e
le altre virtù», aggiungeva che «da questa perniciosa Setta» da cui era
scaturito «l’empio Niccolò Macchiavello», era scaturito anche
l’empio Tommaso Obbes il quale pure come Nicolò Macchiavello ha
insegnato che la Religione non sia altra cosa che un’Invenzione de i Politi-
ci fatta a fine di mantenere il Popolo nell’obedienza delle Leggi; ed alla
perfine da questa perniciosa Setta de’ Sensisti, e Atteisti ne sono scatoriti
tutti li perniciosi filosofi Politici promotori e favoreggiatori della tirannia,
e distruttori della virtuosa libertà del Popolo
15
.
Ma a ridosso dell’esperienza di Medinacœli troviamo anche altri
autori della cultura napoletana che di Hobbes cominciano a dare una
lettura meno polemica e inappellabile di quella di Doria e di Valletta.
14
G. V
ALLETTA
,
Historia filosofica dell’eruditissimo Giureconsulto Giuseppe Val-
letta Napoletano
, in
Opere filosofiche
, a cura di M. Rak, Firenze, 1975, p. 325.
15
P. M. D
ORIA
,
Narrazione d’un libro inedito
[…]
fatto affine di preservare e di-
fendere le numerose sue opere da quell’oblìo nel quale tentano di seppellirlo i suoi con-
trari
, in
Manoscritti napoletani di Paolo Mattia Doria
, a cura di G. Belgioioso
et alii
,
Galatina, 1980, vol. III, pp. 15 e 16-17.
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