HOBBESANAPOLI(1661-1744)
123
5.
Il soggiorno napoletano di Lord Shaftesbury (1711-1713)
. Un altro
fattore cruciale per la conoscenza di Hobbes da parte di Vico può essere
stato Lord Shaftebsury, il quale soggiornò a Napoli negli ultimi anni
della sua vita (dal 15 novembre 1711 al 15 febbraio 1713)
24
. Durante tale
soggiorno venne in contatto con Valletta, con Doria, e probabilmente
anche con Vico. Dal carteggio di Shaftesbury restano alcune lettere, spe-
dite da Shaftesbury ai suoi corrispondenti d’Oltralpe, in cui si ricorda la
frequentazione di Valletta e dei suoi amici «
virtuosi
», che rendono pos-
sibile la circostanza di un contatto fra i due filosofi
25
.
Proprio a Napoli, Shaftesbury commissionò al pittore Paolo De
Matteis un
Ercole al bivio
(
Judgment of Hercules
), un dipinto raffigu-
rante alcuni concetti chiave della sua concezione etico-socratica, attra-
verso la ripresa del tema di Prodico di Ceo (tramandato da Senofonte
nei
Memorabilia Socratis
)
26
. Nello spirito dei
Memorabilia
, Shaftesbury
inventò anche gli emblemi che adornarono la riedizione 1713 delle
Characteristicks
27
. De Matteis pranzava spesso con Shaftesbury, per
discutere dell’esecuzione del
Judgment of Hercules
e di altri progetti.
XXX (2000), pp. 125-149; P. N
EGRO
,
The Reputation of Grotius in Italy. Some Notes
on Naples in the Seventeenth and Eighteenth Centuries
, in «Grotiana» XX-XXI (1999-
2000), pp. 49-75. Sul rapporto Hobbes-Pufendorf, cfr. F. P
ALLADINI
,
Samuel
Pufendorf discepolo di Hobbes
, Bologna, 1990. Sulla presenza delle opere di Pufendorf
nel fondo Valletta, v.
infra
,
Appendice
.
24
Shaftesbury a Molesworth, 17 novembre 1711, in
The Life, Unpublished Letters
and Philosophical Regimen of Anthony, Earl of Shaftesbury
, a cura di B. Rand, London,
1900, pp. 446-447. Cfr. B. C
ROCE
,
Shaftesbury in Italia
, in I
D
.,
Uomini e cose della vec-
chia Italia
, Bari, 1943, pp. 274-311. Shaftesbury soggiornò alla riviera di Chiaia presso
Palazzo dei Principi, di proprietà di Teora Mirelli.
25
Shaftesbury a Pierre Coste, 5 novembre 1712, e a Micklethwayth, 28 giugno
1712, in
The Life…
, cit., pp. 494 e 497. Nicolini ricorda che Shaftesbury trascorse a
Napoli «gli ultimi quindici mesi di vita, durante i quali la sua casa fu molto frequentata
dall’erudito e bibliofilo napoletano Giuseppe Valletta e dai suoi ‘dotti amici’ (parole
dello stesso Shaftesbury in una sua lettera napoletana) tra i quali uno dei primi posti
era occupato dal Nostro» (F. N
ICOLINI
,
Commento storico alla Seconda Scienza nuova
,
2 voll., Roma, 1978
3
, vol. I, p. 21).
26
Senofonte era un autore che secondo Shaftesbury, insieme a Socrate, meritava
un posto più alto di Platone. Si veda il ritratto di Shaftesbury, che apparve nella riedi-
zione 1713 delle
Characteristicks
, presente nella tav. 69
a
dell’articolo di F. P
AKNADEL
,
Shaftesbury illustrations of Characteristicks
, in «Journal of the Warburg and Courtauld
Institutes» XXXVII (1974), pp. 290-312.
27
I modelli di Henry Trench furono riprodotti da Simon Gribelin (1661-1733), e
sono attualmente conservati nella British Library. L’edizione del 1713 fu accompagna-
ta dalla riproduzione, da parte di Gribelin, del dipinto di De Matteis. Cfr. L. P
ESTILLI
,
1...,113,114,115,116,117,118,119,120,121,122 124,125,126,127,128,129,130,131,132,133,...244