HOBBESANAPOLI(1661-1744)
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Tuttavia, del passo vichiano c’erano ancora due cose da chiarire:
l’uso dell’avverbio «ultimamente» e del verbo «risapemmo»; perché
Vico avrebbe dovuto leggere solo dopo il 1728 (come si evince dall’uso
dell’avverbio) il volume della
Vita
di Hobbes, che si trovava probabil-
mente nella biblioteca di Valletta sin dagli inizi del XVIII secolo? An-
che se la coincidenza con il testo della
Vita
poteva non scalfire la fidu-
cia che, prima o poi, Vico avesse letto da fonte diretta quel ‘memo-
rable saying’, i dubbi circa il fatto che la notizia ‘risaputa’ nel 1728 non
venisse da fonte diretta non potevano essere ignorati. Ad un esame più
attento, infatti, si è scoperto che l’uso di quell’avverbio coincideva con
un evento ben preciso: l’uscita, nel 1728, della
Historiae philosophiae
synopsis
di Giambattista Capasso (nella quale, come si è detto, si face-
va uso di brani della
Vita
di Hobbes): proprio in quest’opera era citato
quel ‘memorabile’ detto così caro a Vico, e posto, nella
Vitae Hobbia-
nae auctarium
, a suggello di una ricca narrazione autobiografica:
Plus temporis meditationi dabat, quam lectioni:
Quin & illud saepe dice-
re solitus est, quod si tantum libris incubuisset, quantum alii è literatis vulgo
faciunt, eadem cum illis ignorantia laborasset
. Vit. Hob. p. 112.
Et quidem
fuit
Lectio ejus pro tanto
aetatis non magna: Authores versabat paucos, sed
tamen optimos. Homerus, Virgilius, Thucydides, Euclides, illi in deliciis erant.
(che non va confusa con
The Life of Mr. T. Hobbes of Malmesbury. Written by Himself
in a Latine Poem; and now Translated into English
, London, 1680). Una copia della
bozza originale può essere sopravvissuta nelle carte manoscritte che furono in seguito
pubblicate da Andrew Clark nell’edizione, in due volumi, delle
Brief Lives
(Oxford,
Clarendon P., 1898, vol. I, pp. 395-403); 3) un centone di pensieri hobbesiani, conte-
nente anche frammenti biografici, che uscì anonimamente nel 1680 (con Charles
Blount nel ruolo di probabile
editor
), col titolo di
The Last Sayings, or Dying Legacy of
Mr. Thomas Hobbs of Malmesbury, who departed this life on Thursday, Decemb. 4.
1679
(London, for the author’s executors); 4)
Memorable Sayings of Mr. Hobbes in his
Books and at the Table
, che uscirono nel 1680, anch’essi con l’aggiunta di materiale
biografico. Giova ricordare che una parte del materiale raccolto da Aubrey, dal titolo
An Apparatus towards the Lives of the English Mathematicians
, fu utilizzato nel 1690
da A. Wood per realizzare le
Athenae Oxonienses
(Oxford, 1691-1692); il che motiva
probabilmente l’ex libris
Antony a Wood. Author
sull’esemplare della Biblioteca dei
Gerolamini. Lo stesso Wood aveva pubblicato nel 1672 una biografia di Hobbes nella
Historia et Antiquitate Oxoniensis
, che verrà contestata da Hobbes in una serie di
lettere, poi pubblicate nella
Vitae Hobbianae Auctarium
. Cfr. D. S
ALMAN
, O.P.,
Notes
To the Editor of Mind
, in
«Mind» XLVIII (1938) 189, p. 122; [T
HE
E
DITOR
’
S
N
OTES
],
The Autobiographies of Thomas Hobbes
, ivi, XLVIII (1938) 191, pp. 403-405; N.
M
ALCOLM
,
The Correspondence of Thomas Hobbes
, cit., vol. II, p. 781; J. A
UBREY
,
Brief Lives
, a cura di R. Barber, Woodbridge, 1998.