STORICITÀDELDIRITTO
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pre incluso in un orizzonte spirituale (o «ideale» o «trascendentale»)
da cui non può essere separato se non per via di una astrazione «pseu-
doconcettuale». La genesi è, in questa prospettiva idealistica, una ge-
nesi «eterna», che non si distende nel tempo, che non prevede un
prima e un poi. Di ben diversa natura è il problema della genesi del
diritto che Lomonaco individua nei dibattiti settecenteschi su Vico. Si
tratta di una genesi, per così dire, ‘materiale’, temporale, di natura an-
zitutto politico-sociale, legata dunque anzitutto a urgenze etico-politi-
che. A causa di questa sua natura pratica e «civile», il problema della
genesi si presenta sempre strettamente intrecciato o fuso con quello
dell’origine empirica dei diversi e molteplici ‘diritti’ storici. Intreccio o
fusione che, però, non significa ‘confusione’, non dipende cioè da una
soggettiva incapacità di distinguere
8
. Dipende bensì da una obiettiva
impossibilità di ‘immunizzare’, per così dire, la successione ideale o
eterna dalla successione empirica o temporale, rendendola oggetto di
una «distinta» considerazione filosofico-teoretica. Genesi e origine
rappresentano dunque, in questa prospettiva, soltanto due diversi li-
velli di considerazione di una medesima realtà. Appunto un siffatto
‘dislivello’ problematico è attestato dalla discussione settecentesca sul-
la interpretazione vichiana dell’origine delle XII Tavole. Nella rico-
struzione di Lomonaco, tale discussione, lungi dall’essere espressione
– come volevano Croce e Nicolini – di un interesse soltanto filologico e
quindi afilosofico, viene a configurarsi come una sorta di ‘campo’ in
grado di ospitare, strutturandole, opposte ‘tensioni’. Tensioni tra anti-
e filovichiani, accomunati dalla urgenza di dare soluzione al problema
pratico-politico della genesi del diritto, e separati dalla diversità delle
rispettive soluzioni (appunto anti- e filovichiane).
2. Proviamo a dare maggior concretezza a quanto abbiamo osser-
vato esaminando (e, per forza di cose, semplificando molto) qualcuna
delle ricchissime pagine scritte da Lomonaco. Una prima, importante
traccia vichiana emerge in una nota polemica avvenuta tra il 1726 e il
8
È, come noto, il rimprovero che Croce muove a Vico. Cfr., ad esempio, B. C
ROCE
,
La filosofia di Giambattista Vico
,
Bari, 1933, p. 40: «Ma poiché storia ideale è anche
pel Vico la determinazione empirica dell’ordine in cui si succedono le forme di civiltà,
degli stati, dei linguaggi, degli stili, delle poesie, accade che egli concepisca la serie em-
pirica come identica alla serie ideale e fornita delle virtù di questa». Secondo Croce, a
causa dell’immaturità del suo idealismo, Vico confonde «genesi ideale» e «genesi em-
pirica» (ivi, p. 41).
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