PIERPAOLO CICCARELLI
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presenza non marginale di Vico nel dibattito culturale settecentesco
italiano. Lomonaco rileva però anche il limite del richiamo a Vico di
questi studiosi, la loro difficoltà, cioè, ad intenderne la reale
forma
mentis
. Anche nel caso, infatti, di un «devoto» come Niccolò Concina,
quella che abbiamo chiamato la «storicità del diritto» non viene real-
mente penetrata nelle sue ragioni intrinseche: «Privo dell’originale, po-
tente capacità trasformatrice della filosofia di Vico», Concina, secondo
Lomonaco, «non guarda alle interne strutture del pensiero che inda-
ga», limitandosi «a coglierne troppo semplicisticamente le argomenta-
zioni, senza riconoscere nella ‘devozione’ le tante idee contrastanti col
quadro problematico della teologia tradizionale»
22
. Tralasciamo dun-
que di farne il resoconto. Ci pare invece più fruttuoso, in questa sede,
proporre una breve digressione a proposito di uno studioso che Lomo-
naco considera certamente uno degli «auttori» più importanti del
«nuovo corso di studi vichiani»: Santo Mazzarino
23
. Anche Mazzarino,
infatti, in quattro mirabili saggi riuniti in un piccolo volume pubbli-
cato nel 1971 nella collana del Centro di Studi Vichiani,
Vico l’annali-
stica e il diritto
, ha posto in modo paradigmatico quel problema della
«storicità del diritto» al quale abbiamo ricondotto le preziose indagini
di Lomonaco. Come noto, Mazzarino presenta Vico come il «‘padre’
di ogni moderna ricerca critica di storia romana»
24
. Una tesi che scatu-
risce, però, non già da acritica devozione, bensì dal dissenso («chi più
ammira Vico – avverte Mazzarino nella
Prefazione
– è colui che ne dis-
sente: anche se questa proposizione potrà restare incomprensibile a chi
confonde la scienza col dogma, e l’ammirazione col puro consenso»
25
).
La riflessione che vorremmo proporre a margine del libro di Lomona-
co riguarda le ragioni di questa ‘ammirazione dissenziente’ di Mazza-
rino nei confronti di Vico.
Cominciamo con l’intendere le ragioni dell’ammirazione. In ognuno
dei quattro saggi di cui si compone il libro del 1971, Mazzarino insiste
sul fatto che la ricostruzione vichiana della storia romana ha rappresen-
tato, spesso in maniera inconsapevole o inconfessata, un paradigma per
22
Tracce di Vico…
, cit., p. 23.
23
Cfr. l’apprezzamento dei «fondamentali e notissimi lavori di Santo Mazzarino»
in F.
L
OMONACO
,
Lex regia. Diritto, filologia e fides historica nella cultura politico-
filosofica dell’Olanda di fine Seicento
, Napoli, 1990, pp. 16-17 e
passim
.
24
S. M
AZZARINO
,
Vico e Roma
(1969) in I
D
.,
Vico, l’annalistica e il diritto
, Napoli,
1971, p. 96.
25
Ivi, pp. 5-6.