STORICITÀDELDIRITTO
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tutta la romanistica moderna. Mazzarino non allude a singole conoscen-
ze di storia romana, «oggi profondamente mutate, arricchite per via del
procedimento scientifico-filologico moderno»
26
. A Mazzarino non sfug-
gono, ovviamente, gli errori e i travisamenti di Vico; ma non sfugge
nemmeno – e questo è sicuramente meno ovvio per uno studioso con-
temporaneo di storia romana – che la romanistica moderna, nonostante
gli enormi progressi compiuti, è rimasta debitrice nei confronti di Vico
riguardo alla concezione di una «evoluzione rettilinea» o «geometrica»
dello sviluppo storico. Una evoluzione, cioè, che procede secondo gradi
scanditi da quella che Vico chiamava la «serie degli umani desidèri»
27
.
Tra gli esempi di vichismo della romanistica moderna citati da Mazzari-
no, la concezione mommseniana dell’origine della plebità dalla clientela,
basata sul presupposto (vichiano, benché non riconosciuto come tale da
Mommsen) di uno «stetiges Vorschreiten», di un «avanzamento costan-
te» da una originaria condizione servile al riconoscimento della cittadi-
nanza
28
. Oppure, per fare un esempio novecentesco di vichismo, Ettore
Pais nelle
Ricerche sulla storia e sul diritto pubblico di Roma
(1915) «si
richiamava ‘soprattutto’ a Vico per la critica alla tradizione secondo cui,
nella fase preparatoria delle XII Tavole, Postumio, Manlio e Sulpicio sa-
rebbero stati (454 a. C.) legati in Atene e in altre città greche per stu-
diarne le leggi»
29
. Vichiano è, in questo caso, l’argomento per il quale
una disposizione crudele e barbarica come quella della Tavola III (
tertiis
nundinis partes secanto
), riflettendo una mentalità ancora arcaica, non
poteva essere contemporanea a quella di evidente origine «grecanica»,
contenuta nella Tavola X, relativa alla proibizione del lusso nei funerali.
Anche in questo caso, la presenza della
forma mentis
vichiana è attestata
dalla supposizione di un ordine evolutivo rettilineo (passaggio della
società romana da una fase arcaica irrazionale a una fase civile razionale)
che funge da regola per giudicare criticamente le fonti.
L’«accostamento Vico-Mommsen-Pais»
30
proposto da Mazzarino
consente di capire un punto di fondamentale importanza, anzitutto
26
Ivi, p. 81.
27
Scienza nuova
1744 (d’ora in poi
Sn44
), in G. V
ICO
,
Opere
, 2 voll., a cura di A. Bat-
tistini, Milano, 1990, vol. I, capov. 110, p. 488. Mazzarino cita più volte la locuzione vi-
chiana.
28
Vedi S. M
AZZARINO
,
Vico, la storia romana e il ‘metodo geometrico’
in I
D
.,
Vico,
l’annalistica e il diritto
, cit., pp. 73-74.
29
I
D
.,
Vico e Roma
, cit., p. 93.
30
I
D
.,
Vico, la storia romana e il ‘metodo geometrico’
, cit., p. 76.