STORICITÀDELDIRITTO
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la convinzione che la vicenda storica non sempre segue una linea razio-
nale e coerente»
34
.
4. Per quale ragione abbiamo voluto ricordare qui, in margine al li-
bro di Lomonaco, le riflessioni di Mazzarino? Sono riflessioni che con-
tribuiscono – ci sembra – a illuminare lo sfondo problematico sul qua-
le si staglia la ricerca di Lomonaco. E, con ciò stesso, contribuiscono a
storicizzarla, a rilevarne cioè l’identità specifica differenziandola dal
quadro storico a cui pure appartiene. Non c’è dubbio che l’esigenza,
avvertita da Lomonaco, di un confronto approfondito con i dibattiti
vichiani del Settecento, da Croce e Nicolini trascurati o abbassati a
semplici episodi di una «cronaca» e, dunque, espunti dalla storia vera
e propria, si inscrive nel medesimo quadro problematico al quale
Mazzarino aveva dato espressione in riferimento alla storia romana. Un
quadro problematico che era maturato sulla base del rimprovero mos-
so a Croce di aver sottoposto la storia della cultura italiana a un mo-
dello geometrico e lineare (il progressivo delinearsi dello storicismo
idealistico), nel quale aspetti essenziali dell’oggetto risultavano sacri-
ficati. Nella
Prefazione
al suo libro vichiano, infatti, Mazzarino affian-
cava a Croce (al quale pure riconosceva l’«intelligenza di ciò che Vico
sentì in modo particolare: la ‘storicità del diritto’») Antonio Gramsci e,
in particolare la sua «convinzione […] che ‘la storia non si ricostruisce
con calcoli matematici’ e che ogni forza innovatrice ‘è sempre razio-
nalità e irrazionalità’ al tempo stesso»
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. Un esigenza, per così dire, ‘an-
tigeometrica’, dunque un’attenzione agli intrecci non lineari della sto-
ria, che può essere considerato una dei tratti distintivi di tutto il «nuo-
vo corso» di studi vichiani degli ultimi quarant’anni.
C’è però una differenza tra i modi in cui Mazzarino e Lomonaco ri-
spondono all’esigenza problematica, per così dire, ‘antigeometrica’
dalla quale muovono le loro rispettive ricerche. Per Mazzarino, Vico
appartiene
alla tradizione rispetto alla quale egli avverte di dover pren-
dere distanza. Si legga, al proposito un passo emblematico del libro: «il
metodo vichiano di ricerca va sempre più verso una rigida applicazio-
ne dell’idea che la storia procede di grado in grado, come seguendo
una linea retta […] La critica vichiana delle fonti si muove sempre
sulla base di questo presupposto:
è qui la sua importanza – e anche, na-
34
I
D
.,
Vico e Roma
, cit., p. 94.
35
I
D
.,
Vico, l’annalistica e il diritto
, cit., p. 6.
1...,143,144,145,146,147,148,149,150,151,152 154,155,156,157,158,159,160,161,162,163,...244