SCIENZA E FILOSOFIA DELLA NATURA
NELLA NAPOLI DEL TARDO SETTECENTO.
NOTE SUL
PLANTARUM RARIORUM REGNI
NEAPOLITANI
DI DOMENICO CIRILLO
Sollecitato da Horace-Bénédict de Saussure riguardo all’oggetto dei
suoi studi, Domenico Cirillo (1739-1799) informava il collega che
la botanica, la storia degli insetti e l’osservazione del mare fanno qui le
mie delizie e sono la mia occupazione principale; benché non abbiamo
sfortunatamente nessun incoraggiamento per tali ricerche, ho fatto un giro
accurato del Regno di Napoli e dell’isola di Sicilia per erborizzare, come
lei dice, sulle ceneri dell’Etna e del Vesuvio. Ho preparato i materiali per
una Flora napoletana che sarà arricchita d’una quantità di nuove specie e
ci saranno anche dei generi nuovi
1
.
Sebbene lo scambio epistolare tra i due studiosi risalga al 1767,
oltre vent’anni passeranno perché Cirillo decida di dare alle stampe i
materiali della
Flora napoletana
annunciata al naturalista ginevrino. Il
motivo dell’enorme ritardo, non imputabile a pigrizia o a traversie
editoriali, è da ricercarsi piuttosto nello «scarso incoraggiamento», per
non dire disinteresse, del mondo scientifico e delle istituzioni meridio-
nali cui la lettera fa cenno, e che costringeva l’allora ventottenne do-
cente di botanica a rimandarne la pubblicazione alla maturità e alla
raggiunta fama di medico e uomo di corte. Oggi, dopo un ben più lun-
go intervallo di tempo, all’elegante ristampa anastatica dei due fascicoli
del
Plantarum
rariorum Regni Neapolitani
(Napoli, 1788-1792) curata
da Paolo De Luca
2
, va il merito di riproporre un testo che offre l’op-
1
N. R
ONGA
,
Domenico Cirillo e i filosofi naturalisti in due lettere inedite
, in
Dome-
nico Cirillo scienziato e martire della Repubblica Napoletana
, a cura di B. D’Errico,
Frattamaggiore (NA), 2001, disponibile anche su
/
cirillo/cirillo_12.htm
.
La traduzione della lettera di Cirillo è di F. Bois, p. 3.
2
D. C
IRILLO
,
Plantarum
rariorum Regni Neapolitani
, a cura di P. De Luca, Napoli,
2005. L’opera prevedeva un terzo volume il cui manoscritto andò distrutto nel rogo
sanfedista della biblioteca di Cirillo. Le tavole di prova, oggi conservate all’Orto bota-
1...,149,150,151,152,153,154,155,156,157,158 160,161,162,163,164,165,166,167,168,169,...244