ROBERTOMAZZOLA
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portunità agli studiosi di approfondire un aspetto della produzione let-
teraria dello scienziato napoletano ingiustamente oscurata dalla sua
opera medica. Infatti, a dispetto dell’impegno profuso ‘sul campo’, in
laboratorio e al tavolo da disegno, solo di recente un rinnovato inte-
resse storiografico ha messo in luce il significativo contributo di Cirillo
al progresso della scienza botanica. Gli studiosi concordano nel ri-
levare che l’originale sviluppo operato da Cirillo alle ipotesi del natu-
ralista svedese Linneo riguardo la riproduzione sessuale delle piante
rappresenti uno dei momenti più alti della ricezione della nuova dot-
trina nel nostro paese
3
. In particolare, si è riconosciuto il carattere in-
novativo delle ricerche microscopiche di Cirillo sulla riproduzione del-
le piante a fiore che gli permettono di individuare i tubetti pollinici ed
ipotizzare l’esistenza di
moleculas spermatis masculi
custodi del mec-
canismo di fecondazione dei vegetali; una tesi che apriva la strada a
un’interpretazione del fenomeno di stampo decisamente materialista.
Poiché l’influenza delle ricerche botaniche di Cirillo nella cultura
napoletana va di là della pure indispensabile paziente opera di descri-
zione e classificazione della flora del Meridione d’Italia – avviata dopo
la precoce adesione alla riforma tassonomica proposta da Linneo nel
1736 nei
Fundamenta Botanica
, e via via perfezionato fino alla definiti-
va
Disquisitio de sexu plantarum
del 1760 – ci soffermeremo su alcuni
aspetti della sua attività di botanico nella speranza di gettare luce sulla
variegata immagine della natura nella Napoli tardo settecentesca.
Come abbiamo appreso dalla lettera a de Saussure, anche se gran
parte delle pubblicazioni di carattere botanico si colloca nell’ultima fa-
se della vita di Cirillo, esse non sono il risultato di un interesse tardivo
nico di Napoli, e che avrebbero dovuto accompagnare il testo, scampate alla distru-
zione, sono state opportunamente inserite nell’edizione.
3
Dopo il contributo di F. D
ELPINO
(
Domenico Cirillo e le sue opere botaniche
, in
«Bollettino dell’Orto Botanico della R. Università di Napoli» I, 1902, pp. 292-310), il
lungo silenzio storiografico è stato interrotto da E. B
ATTAGLIA
,
Embryological
Questions: Who discovered the Mono-and Polysiphounus pollen grains? A Documenta-
tion of the Role played (1760-1830) by C. Linnesus, D. Cirillo A. Brongniart, G. B.
Amici
, in
Plant Embryology. The Tuscan Contribution. Pocedings of the Conference held
in Pisa Department of Botany, 25th october 1986, in honour of the Bicentery of the
birthday of Giovan Battista Amici (1786-1823)
, a cura di F. Garbari e E. Pacini, Pisa,
1987, pp. 53-125; A. O
TTAVIANI
,
Domenico Cirillo botanico
, in
Gli scienziati e la
rivoluzione napoletana del 1799
, Napoli, 2000, pp. 61-72.
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