ROBERTOMAZZOLA
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Barba
18
, Filippo Cavolini (1756-1810)
19
, Gaetano Nicodemo (-1803)
20
,
Giosuè Sangiovanni (1776-1849)
21
, Angelo Fasano, o di un
amateur
co-
me Tommaso Sanseverino (1759-1814)
22
. Negli ultimi due decenni del
Settecento il rinnovamento teorico avviato da Cirillo e l’aggiornamento
dell’insegnamento universitario raggiungeva anche le lontane province
del Regno; basti pensare all’impegno profuso da Vitangelo Bisceglie
(1749-1817), alla metà degli anni Ottanta, nel coinvolgere gli studenti
del corso di botanica istituito nell’università Altamura nella raccolta
dei campioni e nelle osservazioni per la catalogazione della flora pu-
gliese, poi confluite nell’opera data alle stampe nel 1809
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. Questo len-
to ma costante incremento di conoscenze non è nemmeno interrotto
dalle vicende politiche del Regno nell’età compresa tra Rivoluzione e
Restaurazione ed è storicamente possibile ripercorrere a ritroso il filo
rosso che lega personaggi, vicende e istituzioni scientifiche del decen-
nio francese al riformismo borbonico degli anni Ottanta, fin da quan-
do, vale a dire, la «Real accademia delle Scienze e delle Belle Lettere»,
incaricata nel 1778 di procedere all’esproprio dei terreni per l’orto
botanico affidato alla direzione di Luigi Petagna, aveva assicurato pie-
no sostegno a quanti si sarebbero impegnati per fornire «in ragionevo-
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Alla lezione del Cirillo riconduceva i risultati delle sue ricerche microscopiche
sui muschi A. B
ARBA
,
Osservazioni sopra la generazione de’muschi
. L’opera, stampata a
Napoli a spese di G. M. Della Torre fu poi pubblicata negli «Opuscoli scelti sulle
scienze e sulle arti», Milano, vol. V (1782), p. 128. Cirillo arricchì le osservazioni del
Barba che furono incluse, corredate da figure, nella terza edizione dei
Fundamenta bo-
tanicae
, p. 76. Nel 1784 Barba studiò i gangli e la struttura dei nervi e i risultati delle
sue osservazioni microscopiche furono pubblicate l’anno successivo nel «Giornale en-
ciclopedico» diretto da G. Vario-Rosa.
19
Sulle ricerche botaniche vedi F. C
AVOLINI
,
Opere
, ristampa a cura della Società
di Naturalisti in Napoli, Napoli, 1910.
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Costretto dopo i fatti del 1799 a riparare in Francia dove ricoprì l’incarico di di-
rettore dell’orto botanico di Lione.
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Anch’egli esule, rientrato in patria fu docente e fondatore del museo zoologico
dell’Università.
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Appassionatosi alla botanica, nell’orto botanico della sua villa di Barra il princi-
pe di Bisignano creò una nuova varietà di geranio. Si veda M. T
ENORE
,
Catalogo delle
piante che si coltivano nel botanico giardino della villa del signor principe di Bisignano
alla Barra
, Napoli, s.n.t., 1805.
23
V. B
ISCEGLIE
,
Flora della provincia di Bari
, Napoli, Coda, 1809; cfr. B. R
AUCCI
e
M. C
APACCIOLI
,
L’Università di Altamura (1747-1821)
, in
Atti del XXII congresso na-
zionale di storia della fisica e dell’astronomia
(Genova-Chiavari, 6-8 giugno 2002), a
cura di M. Leone, A. Paoletti, N. Robotti, Napoli, s.d.