ROBERTOMAZZOLA
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Cirillo, però, a dispetto delle importanti acquisizioni in questo cam-
po affidava la circolazione delle sue scoperte nel mondo scientifico a
strategie di comunicazioni abbastanza informali. Nell’estate del 1765
comunicava al «prefetto» dell’orto botanico di Bologna, Ferdinando
Bassi, di avere «per le mani una nuova dissertazione nella quale si pro-
va con infinite osservazioni microscopiche la verità del sistema sessuale
e si dimostra come e per quali vie la materia fecondante s’introduce nel
pistillo per operare la fecondazione»
27
, ma della trattazione compariva
solo uno stringato resoconto, pubblicato l’anno successivo dalle «Phi-
losophical Transaction», in forma di lettera redatta dal naturalista
inglese Styles. Nonostante la scarsa enfasi data dal Cirillo ai brillanti
risultati delle sue ricerche, la comunità scientifica non tardava a rico-
noscerne la validità suscitando tra l’altro la curiosità di Charles Bonnet
(1720-1793), che nel 1766 informa Cirillo che
il mio pregiato amico Sig. Furton che ha avuto la fortuna di conoscerla a
Napoli e con il quale ho il piacere di vivere da qualche mese, mi ha parlato
con molti elogi delle nuove scoperte che Lei ha fatto sulla riproduzione delle
piante. Non ha potuto dirmi con precisione in che cosa esse consistano.
Intravedo soltanto attraverso il suo racconto, che lei ha seguito l’azione dei
pollini degli stami andando ben più lontano di quanto si fosse fatto prima.
Le sarò quindi molto grato se Lei avrà la bontà di darmi chiarimenti su un
punto che mi interessa ancor più dato che il libro che pubblicai quattro anni
fa sui Corpi Organizzati, riguarda per intero la loro riproduzione
28
.
L’interesse del Bonnet sul «punto» della riproduzione sessuale del-
le piante era probabilmente dettato dal desiderio del naturalista gine-
dei fiori nel contesto della controversia settecentesca sulla teoria della generazione, si
vedano le pp. 31-38 e in particolare la nota 56, che cita lo schematico ma efficace qua-
dro delineato da Lazzaro Spallanzani nella dissertazione
Della generazione di diverse
piante
del 1780: «Tutti coloro che sono alquanto iniziati negli Studj della Natura non
ignorano che siccome nella Generazione degli Animali sono stati immaginati tre prin-
cipali Sistemi, quello degli Ovaristi, l’altro de’ Vermicelli, ed il terzo dei due liguori
[…] così questi tre Sistemi con la dovuta proporzione sono stati trasferiti nelle Piante,
volendo altri che che i loro embrioni preesistano nell’ovaja, altri che vi tragittino nel-
l’irroramento del maschile pulviscolo, ed altri in fine che si generino nell’ovaja, me-
diante la combinazione di due principj fecondatori, l’uno somministrato dal pistillo,
l’altro dagli stami».
27
O
TTAVIANI
,
op. cit
. p. 71.
28
R
ONGA
,
op. cit
., p. 2.
1...,158,159,160,161,162,163,164,165,166,167 169,170,171,172,173,174,175,176,177,178,...244