RECENSIONI
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R
ICCARDO
C
APORALI
,
La tenerezza e la barbarie. Studi su Vico
, Napoli,
Liguori, 2006, pp. 205.
Agli studiosi di Vico e, in particolare ai lettori di questo «Bollettino», le ri-
cerche di Riccardo Caporali sono ben note dal 1983, quando apparve il docu-
mentato contributo su
Ragione e natura nella filosofia di Vico. La lettura di
Nicola Badaloni
(XII-XIII, 1982-1983, pp. 151-197). Quella di Badaloni è
stata una presenza nient’affatto estrinseca ma interna all’impianto metodolo-
gico degli studi del Caporali, fondati su una rinnovata convergenza di storia
delle idee e storiografia politica. Non a caso, con il contributo dei primi anni
Ottanta e gli altri lavori di ricognizione storiografica, la riflessione dell’A. si è
fatta notare per la riapertura di una linea di ricerca sulla
storia
e la
politica
di
Vico, oggettivata assai lucidamente in studi che, superata l’inconcludente con-
trapposizione di tesi (Vico apolitico in solitudine o politico non solitario), ha
inteso approfondire la «modernità» del filosofo napoletano, prospettandone
le ragioni complesse nell’ambito della cultura del suo tempo. Lo testimoniano
gli studi confluiti nell’importante monografia del 1992 su
sapienza e politica
in
Vico (
Heroes gentium. Sapienza e politica in Vico
, recensita da me in questo
«Bollettino» XXIV-XXV, 1994-1995, pp. 286-289), logico antecedente delle
indagini raccolte nel volume in esame. Esso ripubblica due saggi apparsi nel
1999 e nel 2004 (rispettivamente
La moltitudine, la decadenza, il moderno
, in
Giambattista Vico nel suo tempo e nel nostro
, a cura di M. Agrimi;
Della tiran-
nide [e le sue metamorfosi]
, in
Eroi ed età eroiche attorno a Vico
, a cura di E.
Nuzzo, segnalati da me in questo «Bollettino» XXVIII-XXIX, 1998-1999, pp.
384-385; XXXVI, 2006, pp. 179-189) e, in un’Appendice, un contributo su
Carlo Sarchi e il De antiquissima
del 2002 (in
Studi sul De antiquissima italo-
rum sapientia di Vico
, a cura di G. Matteucci, anch’esso segnalato in questo
«Bollettino» XXXIII, 2003, pp. 309-311). Già a proposito di queste generali
ed estrinseche informazioni si può dire che i recenti studi di Caporali si iscri-
vono in un’efficace linea interpretativa, sorretta da analisi puntuali della den-
sità teorica del pensiero vichiano, collaudata dalle relazioni con la più aggior-
nata storiografia. Non a caso, la monografia prende l’avvio dalla scoperta (di
Costa e De Miranda) della nuova documentazione circa la «pratica» istrut-
toria del tribunale romano dell’Inquisizione (contro la progettata e mai realiz-
zata ristampa veneziana della
Scienza nuova
), per un riesame dettagliato delle
Vindiciae
. In esse accanto alla duplice reazione vichiana, offensiva e difensiva
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