L’ORIGINE DEL LINGUAGGIO
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Breslavia è voler tracciare una fondazione ‘filosofica’ delle scienze del-
lo spirito, articolare una ‘morfologia dello spirito’ entro la quale cia-
scuna forma di comprensione della realtà possa trovare la propria giu-
stificazione metodica. Tutta la costruzione della
Filosofia delle forme
simboliche
– questo è bene ricordarlo – muove da una scommessa teo-
rica, e cioè dalla sentita necessità di superare la contrapposizione tra
scienze della natura e scienze della cultura, nella piena e lucida consa-
pevolezza che il processo costitutivo e conoscitivo è sempre anche un
‘comprendere’, così come il comprendere è sempre, di contro, un atto
di conoscenza
5
. L’indagine di Cassirer si fonda dunque sull’intento di
individuare una trama comune tra il mondo storico e tutte quelle ‘for-
me’ attraverso le quali, entro il confine di tale mondo, opera il «pro-
durre spirituale»
6
.
cura di E. Cassirer, Leipzig, 1904). Cfr. D. P
H
. V
ERENE
,
Introduzione
a E. C
ASSIRER
,
Simbolo, mito e cultura
[
Symbol, Myth and Culture. Essays and Lectures of Ernst
Cassirer 1939-1945
, New York-London, 1979], tr. it. Roma-Bari, 1981, p. 30; M. F
ER
-
RARI
,
Il giovane Cassirer e la Scuola di Marburgo
, Milano, 1988, p. 248.
5
G. Cacciatore sottolinea giustamente che «Non si tratta […] di limitare la fonda-
zione delle scienze dello spirito alla pur necessaria definizione di metodi e processi di
ricerca autonomi e peculiari rispetto alle scienze della natura, né di assegnare loro la me-
ra datità dei singoli fenomeni offerti dalla storia della civiltà. Il problema, piuttosto, è
quello di considerare ogni contenuto della civiltà come ‘fondato su di un generale princi-
pio formale’, riconducibile sempre alla ‘originaria attività dello spirito’» (G. C
ACCIATO
-
RE
,
Storicismo problematico e metodo critico
, Napoli, 1993, p. 323). Anche Leo Luga-
rini, uno dei più lucidi interpreti del pensiero di Cassirer, indica che esigenza fonda-
mentale del filosofo di Breslavia è «un nuovo impianto filosofico, tale da consentire
entro l’orizzonte del filosofare un autonomo insediamento delle scienze umane. Si po-
ne così un ‘compito fondativo’, che trova corso nella ricerca della ‘logica’ di tali scien-
ze. Viene, in un tale arco, marcata da Cassirer l’importanza filosofica di altri domini – lin-
guistico, estetico, mitologico, religioso, storico – accanto a quello gnoseologico scienti-
fico. Di tali domini, in quanto interi configuranti modalità specifiche e incipienti del no-
stro comprendere il mondo, vengono indagate le forme concettuali, viene esplorato il
fondamento logico. In ciascuno di essi, che pure trovano un’originaria comunanza nel
carattere di forme simboliche, è riconoscibile una funzione formatrice, caratterizzata in
se medesima per un’intrinseca e specifica legge operativa» (L.
L
UGARINI
,
Cassirer e il
compito di fondazione delle scienze umane
,
in «Il Pensiero» II, 1967, pp. 142-161. Nel
saggio, Lugarini accenna brevemente anche al rapporto Cassirer-Vico).
6
«I diversi prodotti della cultura spirituale, il linguaggio, la conoscenza scientifica,
il mito, l’arte, la religione diventano così, nonostante la loro interna diversità, membri
di una unica grande connessione problematica, diventano diversi punti di partenza per
giungere ad un unico scopo: trasformare il mondo passivo delle semplici
impressioni
,
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