L’ORIGINE DEL LINGUAGGIO
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È, poi, nel saggio del 1923
Il concetto della forma simbolica nella co-
struzione delle scienze dello spirito
11
– a ragione considerato insieme al
precedente studio
La forma del concetto nel pensiero mitico
12
quale pri-
ma vera, consapevole traccia di una ‘filosofia delle forme simboliche’ –
che Cassirer riflette distesamente su questa tematica, ed elabora la for-
mula sistematica del concetto di ‘simbolo’, chiarendone anche l’indica-
zione delle fonti specifiche
13
. Il saggio – che com’è noto inaugura la
prestigiosa collana dei «Vorträge der Bibliothek Warburg» – offre la
prima definizione veramente consapevole di ‘forma simbolica’, intesa
come «ogni
energia
dello spirito mediante la quale un contenuto spiri-
tuale dotato di significato viene collegato ad un concreto segno sensi-
bile e ad esso intimamente attribuito»
14
.
Punto di partenza è la ricerca di un principio unitario di configura-
zione delle forme spirituali di conoscenza e di comprensione del mon-
do. Tale principio è posto dal filosofo nella ‘forma simbolica’, nel ‘sim-
11
I
D
.,
Il concetto della forma simbolica nella costruzione delle scienze dello spirito
[
Der Begriff der symbolischen Form im Aufban der Geisteswissenschaften
, in «Vorträge
der Bibliothek Warburg» I (1921-1922), Leipzig-Berlin, 1923], in I
D
.,
Mito e concetto
,
cit., pp. 95-136; d’ora in poi
CFS
.
12
Cfr.
supra
, nota 2. Il saggio riproduce il testo di una conferenza tenuta da
Cassirer nel 1921 presso la
Religionswissenschaftlichen Gesellschaft
di Amburgo, e fu
pubblicato l’anno successivo come volume inaugurale delle «Studien der Bibliothek
Warburg». Cassirer, facendo seguire una riserva al tributo solo ‘apparentemente’ in-
condizionato che lo studio rivolge al suo maestro marburghese Cohen, dichiara – met-
tendo in rilievo una lacuna nella linea storico-sistematica rivendicata da Cohen – che il
rapporto tra la logica intesa come «dottrina generale della scienza» e il sistema delle
«scienze dello spirito» è molto più complesso e oscuro di quanto si possa realmente
immaginare. A questo proposito egli ricorda ancora Vico come il primo filosofo mo-
derno veramente consapevole della complessità di tale rapporto, e individua nella
Scienza nuova
«un audace tentativo di porre il problema di una logica generale delle
scienze dello spirito che comparisse a pari titolo accanto a quella della matematica e
della scienza della natura» (
FCM
, pp. 8-9).
13
Nell’introdurre il concetto di ‘forma simbolica’ è appena il caso – oltre che deli-
nearne la provenienza concettuale e terminologica – di ricordare anche le fonti ‘filoso-
fiche’ di Cassirer, che possono così essere sinteticamente ripartite: fonti logico-meta-
fisiche (Cusano, Leibniz, Kant, Hegel), fonti estetiche (Goethe, Hegel, Humboldt,
Vischer), fonti scientifiche (Helmholtz, Hertz), fonti mitologiche (Schelling, Usener,
Vignoli), fonti iconologiche (Warburg, Saxl, Boll, Justi). Per un’analisi sistematica a ri-
guardo si veda G. R
AIO
,
Introduzione a Cassirer
, cit., pp. 47-67; mentre per indicazioni
più complessive cfr. M. F
ERRARI
,
Ernst Cassirer. Dalla scuola di Marburgo alla filosofia
della cultura
, Firenze, 1996.
14
CFS
, p. 175; il corsivo è nostro.