L’ORIGINE DEL LINGUAGGIO
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per la costruzione di essa
31
. Eppure – prosegue il filosofo – il linguag-
gio, se se ne seguono le tracce fin dai suoi primi inizi, appare come
un’espressione affettiva e spontanea, un «segno emozionale dell’affetto e
dell’istinto sensibile […] necessario e naturale»
32
, non una mera con-
venzione o composizione arbitraria. È dunque proprio in queste pagine
che egli concede particolare rilievo alla posizione che Vico ha assunto
proprio riguardo tale problema, quello dell’origine del linguaggio
33
.
La complessa questione del linguaggio nella riflessione di Vico tro-
va una prima e compiuta espressione nel
De antiquissima
, dove da su-
bito, a partire dal
Proemio
, il filosofo manifesta l’esigenza di meditare
intorno alle origini della lingua latina, che deve essere necessariamente
dedotta da una «riposta dottrina», dalla quale provengono le origini
dotte delle parole latine
34
. Ma il vero contesto nel quale prende final-
mente forma l’indagine vichiana sul linguaggio è quello che si deter-
31
Ibid
.
32
Ivi,
p. 105. Poco oltre Cassirer, richiamandosi a Lucrezio, così prosegue: «il lin-
guaggio si sviluppa come un campo particolare dall’impulso generale verso l’espressio-
ne mimico-sensibile, che è innata e naturale nell’uomo e che è insita in lui non come
opera di riflessione, ma
inconsapevole e involontaria
» (ivi, p. 106; il corsivo è nostro.
Per il rimando testuale a Lucrezio cfr. L
UCR
.,
De rerum natura
,
vv. 1026 sgg.).
33
Il problema dell’origine del linguaggio in Vico è estremamente complesso e fo-
riero di troppe digressioni per poter essere trattato in maniera anche solo essenziale in
questa sede. Pertanto si rimanda agli ausili bibliografici a disposizione da consultare
ad
vocem
, per i quali cfr.
supra
, nota 1. Di certo tra la vasta letteratura critica non si può
prescindere dagli importanti studi compiuti da J. T
RABANT
tra i quali si segnalano, tra
i più recenti:
Phantasie und Sprache bei Vico und Humboldt
, in «Kodicas/Code. Ars
Semiotica» XI (1988) 1-2, pp. 23-41;
Parlare cantando: language
singing in Vico and
Herder
, in «New Vico Studies» IX (1991), pp. 1-16;
Immagine o segno. Osservazioni
sul linguaggio in Vico e Humboldt
, in
Vico in Italia e in Germania
, a cura di G. Caccia-
tore e G. Cantillo, Napoli, 1993, pp. 235-250;
Über das Dizionario Mentale Comune
, in
Vico und die Zeichen / Vico e i segni
,
cit., pp. 63-69;
La scienza nuova dei segni antichi.
La sematologia di Vico
[
Neue Wissenschaft von alten Zeichen: Vicos Sematologie
,
Frankfurt a. M., 1994], tr. it. Roma-Bari, 1996;
Tristi segni. Per una sematologia vichia-
na
, in questo «Bollettino» XXVI-XXVII (1996-1997), pp. 11-27;
La lingua di questa
scienza: lingua antica – Scienza nuova
,
in
Pensar para el nuevo siglo. Giambattista Vico y
la cultura europea
, 3 voll.
a cura di E. Hidalgo-Serna, M. Marassi, J. M. Sevilla e J.
Villalobos, Napoli, 2001, vol. I, pp. 189-218;
Cenni e voci. Saggi di sematologia vi-
chiana
, tr. it. Napoli, 2007. Fondamentale resta poi lo studio classico di E. A
UERBACH
,
San Francesco, Dante, Vico e altri saggi di filologia romanza
,
tr. it. Roma, 1987. Si veda-
no inoltre gli studi a riguardo in
Vico in Italia e Germania
,
cit.
34
G. V
ICO
,
De antiquissima Italorum sapientia
,
a cura di M. Sanna, Roma, 2005,
pp. 2 sgg.