ALESSIA SCOGNAMIGLIO
48
bolica tra l’uomo e l’oggetto
47
. Il linguaggio – rileva Cassirer – «non è
mai un semplice inseguire le impressioni e le rappresentazioni, ma si po-
ne di fronte ad esse «con una sua azione autonoma […]. Solo grazie a
tale presa di posizione esso distingue, sceglie e orienta e crea determinati
centri, determinati punti privilegiati dell’intuizione oggettiva stessa»
48
.
È allora attraverso il linguaggio inteso con Humboldt quale «forma
interna» (
innere Form
) che per l’uomo il mondo acquista un senso, ed
è attraverso il linguaggio vichianamente inteso come pensiero mitico e
poetico che è dato cogliere il carattere originario dello spirito, come si
intuisce dalle parole di Cassirer:
Il linguaggio primevo dell’umanità fu un pensiero mitico o poetico; ed il
linguaggio primo ed originario fu la poesia. L’idea che in seguito sarebbe stata
espressa da Hamann e Herder nelle parole ‘Poesie ist die Muttersprache des
Menschengeschlechts’, è stata anticipata da Vico […]. Le prime nazioni non
pensarono per concetti. Pensarono in immagini poetiche, parlarono per
favole, scrissero in geroglifici
49
.
A
LESSIA
S
COGNAMIGLIO
THE ORIGIN OF THE LANGUAGE. NOTES ON SOME VICO’S
TOPICS IN THE
PHILOSOPHY OF THE SYMBOLIC FORMS
OF
ERNST CASSIRER. This essay examines some thematic convergences
between the concept of language investigated by Ernst Cassirer in the
first volume of the
Philosophy of the symbolic forms
and Vico s’ theory
of language. The precedence of the poetic figured language on the practi-
cal utilitarian one emerges as one of main and more interesting contact
points between the two theories.
47
Ivi, p. 303.
48
Ivi, p. 329.
49
E. C
ASSIRER
,
Descartes, Leibniz e Vico
[1941-1942],
in
Simbolo, mito e cultura
,
cit., p. 114.