RICORDO DI UN VICHISTA IMPORTANTE
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molto importante, la nuova edizione di Vico. Io avevo studiato lo
status
quaestionis
dal punto di vista ecdotico di tutte le opere di Vico, studi
che confluirono nel mio saggio:
Alcune proposte per la nuova edizione
delle opere di Vico (in particolare di quelle filosofiche)
(in questo
«Bollettino» VIII, 1978, pp. 47-81). In particolare, essendomi stata as-
segnata dal Centro di Studi Vichiani l’edizione critica del
De antiquis-
sima Italorum sapientia
,
andavo approfondendo la situazione dei testi-
moni delle opere
ad essa vicine nel tempo, tra cui le
Orazioni inaugu-
rali
, appunto, e il
De ratione
. Ciò mi metteva nella condizione di poter
seguire lo ‘scavo’ operato da Monti molto da vicino, con i testimoni al-
la mano. Ed ebbi modo di scrivere sull’argomento (
Appunti sulle
Orazioni inaugurali
, nel mio volume
Dalla «cortesia» alla «Discoverta
del vero Omero»
, Perugia, Università degli Studi, 1978, pp. 105-124).
Discutevo, in quello scritto, ovviamente, anche del libro di Monti: la
grande amicizia e la stima verso di lui non mi impedirono, dopo inten-
sa riflessione e studio, di riferire, accanto all’ammirazione per l’im-
portante impresa dello studioso, anche qualche risultato diverso che le
mie ricerche avevano raggiunto rispetto a Monti. Mi verrebbe di dire,
guardando indietro, dopo tanti anni, a quelle cose: ‘Oh gran bontà de’
Cavalieri antiqui!’ C’era in noi soltanto la ricerca della verità e nessun
altro calcolo, per cui, nella stima reciproca e senza ombre, ci era con-
sentito anche di dissentire dalle persone amate e stimate.
Monti aveva assunto l’incarico di curare l’edizione critica del
De no-
stri temporis studiorum ratione
. Per circa trent’anni vi ha lavorato, per-
venendo a risultati importanti, che potevamo evincere dalle periodiche
relazioni che egli faceva a proposito del suo lavoro nell’ambito degli
incontri-seminari che si tenevano presso il Centro di Studi Vichiani.
Ma non ha pubblicato la sua edizione. Forse il perseguimento ad ol-
tranza del vero e l’enorme rispetto della Comunità scientifica portava-
no questo onesto studioso a non sentirsi mai pronto. Il Centro pubbli-
cherà questi materiali nella maniera più fedele possibile, mettendo a
disposizione della Comunità scientifica i preziosi frutti del lavoro del
valoroso filologo.
Anche questo accomuna chi scrive a questo nostro Amico: anch’io
ho nel cassetto da molti anni la mia edizione del
De antiquissima
e del-
le due
Risposte
del Vico al «Giornale de’ Letterati d’Italia»…
V
INCENZO
P
LACELLA
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