ROSARIODIANA
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accademico il 18 ottobre 1699, si rivolgeva agli studenti dell’ateneo na-
poletano, condizione imprescindibile di un’elaborazione teorica origi-
nale da parte di uno studioso era la conoscenza del lavoro intellettuale
svolto in precedenza da altri. Acquisita a caro prezzo, fra «continue ve-
glie e sudori», la documentazione relativa a «tutte le conquiste del sa-
pere che sono state raggiunte e tramandate dagli autori migliori»
85
è il
mezzo attraverso cui l’uomo si fa sapiente e, optando in tal modo per
la parte migliore di sé: l’animo, prendendosene cura in quanto «evi-
dentissima immagine riflessa di Dio», si rende simile alla divinità. La
rilevanza ontologica di questa decisione per la scienza, per dirla con
linguaggio novecentesco, viene sottolineata con forza dal filosofo na-
poletano. Grazie ad essa, infatti, l’uomo vichiano – come già prima
quello di Pico della Mirandola, creato da Dio «plastes et fictor»
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di se
stesso – realizza la propria natura; una natura che dunque non è un da-
to di partenza, una configurazione ben definita
ab origine
nella sua
compiutezza – come avviene per gli animali, la cui essenza è statica,
determinata fin dalla nascita ed immodificabile – ma è un
risultato
, è
l’esito di una scelta fra due possibili alternative: da un lato la ‘stoltizia’,
che precipita l’uomo in quel «carcere tenebroso» che è il corpo e lo fa
vivere immerso nell’«opinione», nella «menzogna» e nell’«errore»
87
; dal-
l’altro, la sapienza, che consente a ciascuno di noi di allontanare «il suo
animo dal corpo», di intrattenersi «con la parte migliore e divina»
88
e
perciò di «essere se stesso»
89
. Come scrive Vico nella seconda
Orazione
,
la legge eterna sulla quale Dio Onnipotente ha fondato la comunità di
tutto questo universo […] è questa: se tutte le cose vogliono salvare se stesse
e l’ordine dell’universo, le altre creature debbono seguire come guida la pro-
pria natura, l’uomo invece deve seguire come guida la propria sapienza
90
.
Decidendosi per la scienza, l’uomo non soltanto dà progressivo
compimento alla propria essenza, ma entra a far parte a pieno titolo
85
G. V
ICO
,
Le Orazioni inaugurali I-VI
, a cura di G. G. Visconti, Bologna, 1982
(d’ora in poi
Or. I…VI
),
Or. I
, p. 93 (con lievissima modifica nella traduzione).
86
G. P
ICO DELLA
M
IRANDOLA
,
De hominis dignitate
, in I
D
.,
Opera omnia
, 2 tt., a
cura di E. Garin, Torino, 1971, t. I, p. 314.
87
Or. II
[18 ottobre 1700], p. 119.
88
Ivi, p. 117.
89
Ivi, p. 121.
90
Ivi, p. 99.
1...,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71 73,74,75,76,77,78,79,80,81,82,...244