ROSARIODIANA
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qui sta l’elemento di forte novità e di interesse
103
, non nella struttura
classica di un trattato il cui contenuto concettuale si imponesse o si la-
sciasse confutare con la forza delle argomentazioni razionali, ma nella
forma persuasiva di una narrazione in cui centrale doveva diventare il
rapporto fra due o più individualità reali, storicamente collocate.
Motivi di consentimento a prima vista insospettabili si possono ri-
scontrare fra le circostanze e lo spirito (reciprocamente implicati) in e
con cui Vico e Croce composero le loro autobiografie intellettuali.
Scritto «di getto, obbedendo a un’interiore necessità nell’aprile
1915»
104
, «memore evidentemente dell’esempio vichiano»
105
, il
Contri-
buto
crociano registrava fedelmente la riflessione storica condotta dal
suo autore sul «cammino» da lui «percorso»; una riflessione che però
non si rinchiudeva negli angusti limiti della pura contemplazione del
passato, dal momento che – come sguardo rivolto al lavoro già com-
piuto – ambiva legittimamente ad orientare quello ancora da fare: vole-
va insomma essere una sorta di bilancio del presente, «ma solo per
quello che esso è, punto di connessione del passato e del futuro», e
dell’avvenire, «del cammino percorso e di quello che ci accingiamo a
percorrere»
106
. Accanto a questa sua strutturale apertura alle diverse
dimensioni temporali, strette insieme in quella sintesi propria dello
‘svolgimento’ operoso in cui si manifesta la circolarità di teoria e prassi
enunciata nei volumi della
Filosofia dello Spirito
e ribadita più tardi ne
La storia come pensiero e come azione
del 1938, convive però nella «au-
tobiografia mentale»
107
di Croce, rendendola così affine a quella vichia-
na, un tratto inequivocabilmente pedagogico. Come scriveva il filosofo
103
Che la sua impresa fosse «affatto nuova» e da considerarsi un’«invenzione di
non poco merito» era fermamente convinto, fin dal 1722, lo stesso Porcìa, come dimo-
stra una lettera a Vallisnieri del 26 marzo di quell’anno (cit. in C. D
E
M
ICHELIS
,
L’au-
tobiografia intellettuale e il «Progetto» di Giovanartico di Porcìa
, in
Vico e Venezia
, cit.,
pp. 91-106; la citazione è a p. 98).
104
B. C
ROCE
,
Nachschrift
, aggiunta alla edizione tedesca del
Contributo
(in
Die Phi-
losophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen
, hrsg. v. R. Schmidt, 4. Bd., Leipzig,
1923), riportata nella tr. it. di A. Cammarano in G. G
ALASSO
,
Nota del curatore
, in
Contributo…
, cit., pp. 105-131, qui p. 121, nota 2. Il
Contributo
fu pubblicato per la
prima volta nel 1918 a Napoli, presso Riccardo Ricciardi; si trattò di un’edizione in
cento esemplari fuori commercio.
105
G. C
ONTINI
,
La parte di Benedetto Croce nella cultura italiana
, Torino, 1989, p. 5.
106
B. C
ROCE
,
La beatitudine
, in
Frammenti di etica
, cit., p. 239.
107
Introduzione…
, cit., p. 1181.
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