«MEMOREEVIDENTEMENTEDELL’ESEMPIOVICHIANO»
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nico) e presentazione (sincronica) di cui si nutre quella ‘narrazione
saggistica’ che Croce stesso – l’abbiamo visto – individua quale forma
composita propria del
Contributo
. Questa breve ed incisiva attesta-
zione di congruenza fra il proprio scritto e la «serie» tedesca non può
però non presupporre un consenso di più ampio respiro con gli intenti
teorici e pedagogici che Raymund Schmidt, curatore dell’intera opera
– nonché modesto studioso di Hans Vaihinger e di Kant
116
– espresse
nella
Prefazione
al primo volume delle
autopresentazioni
117
. Sono diver-
se le assonanze inintenzionali che questo breve ma denso scritto intro-
duttivo mostra di avere con la tesi vichiana del
verum-factum
applicata
all’autobiografia e, soprattutto, con le posizioni espresse da Giovanar-
tico di Porcìa nel suo
Progetto
; circostanza quest’ultima che, nell’acco-
munare le finalità del conte friulano a quelle di Schmidt, accentua
ancor più di quanto si possa ragionevolmente supporre i motivi di affi-
nità fra i due filosofi in veste di narratori della loro vita. Intanto sia
Vico sia il curatore tedesco delle ‘autopresentazioni’ sono convinti che,
proprio in virtù del principio secondo cui chi
fa
possiede la più ampia
e compiuta consapevolezza del suo
fare
, «nessuno, come l’autore di un
sistema, come il suo stesso creatore, può rendere conto» di quella che
Schmidt chiama la «‘psicogenesi’ del suo spirito»
118
. Proprio perché
«ove avvenga che chi fa le cose esso stesso le narri, ivi non può essere
più certa l’istoria»
119
, bisogna concludere che a colui che costruisce un
pensiero filosofico è consentito «con la massima facilità» di «inquadra-
re se stesso nel concerto degli spiriti del proprio tempo»
120
. Questo as-
sunto, la cui ascendenza vichiana è naturalmente ignota a Schmidt,
conferisce all’‘autopresentazione’ una fondatezza ed un’affidabilità
non riconosciute e non riconoscibili a nessun’altra tipologia di tratta-
zione, men che mai se di letteratura secondaria
121
. La piena trasparenza
e la compiuta esaustività – seppure solo sul piano della preliminare
116
Cfr. R.
S
CHMIDT
,
Prolegomena zu Vaihingers Philosophie des Als-ob
, in
«Annalen der Philosophie» III (1921); I
D
.,
Kant’s Lehre von der Einbildungskraft
, ivi,
IV (1924), ma una prima stesura risale al 1919.
117
I
D
.,
Vorwort des Herausgebers
, in
Die deutsche Philosophie der Gegenwart in
Selbstdarstellungen
, hrsg. v. R. Schmidt, Leipzig, 1921, pp. III-VIII.
118
Ivi, p. VI.
119
G. V
ICO
,
Principi di scienza nuova d’intorno alla comune natura delle nazioni
[1744], in
Opere
, cit., vol. I, pp. 411-971, qui § 349 (p. 552); d’ora in poi
Sn44
.
120
R. S
CHMIDT
,
Vorwort des Herausgebers
, cit., pp. VI sgg.
121
Cfr. ivi, pp. V sgg.