«MEMOREEVIDENTEMENTEDELL’ESEMPIOVICHIANO»
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Nella prefazione al quarto volume delle opere di Vico
124
, contenen-
te la
Scienza nuova
del 1725, le
Vici vindiciae
e la
Vita
, Giuseppe Fer-
rari sferrava un feroce e prolungato attacco contro l’autobiografia vi-
chiana. Ciò che a tal proposito ed in questa occasione il curatore con-
testava al proprio autore era un difetto di prospettiva: ovvero una let-
tura del «corso delle sue passate meditazioni» troppo appiattita, dicia-
mo pure schiacciata sotto «il prisma del sistema»
125
. Secondo Ferrari –
e l’appunto critico qui non è di scarso rilievo – Vico avrebbe ricostrui-
to le tappe salienti della propria formazione intellettuale consideran-
dole momenti preparatori della
Scienza nuova
, con la conseguenza che
i punti di partenza e i momenti aurorali dell’elaborazione filosofica in
divenire, esaminati alla luce del risultato finale cui avrebbero condotto,
venivano depurati di tutti quei tentativi non riusciti, di quegli ango-
sciosi tentennamenti che accompagnano un pensiero in via di costru-
zione. Si chiedeva l’editore vichiano:
In qual modo alla lettura di Grozio sorse in lui l’idea di un Diritto isto-
rico? Qual facoltà predominante nella sua mente traeva dall’erudizione del
suo secolo l’idea d’un corso delle nazioni? In tutta la
Vita
non si trova una
sola parola di risposta: è manifesto che anticipando per una ragionevolezza
acquisita la data delle proprie idee, non poteva per questo trovarne l’origine
psicologica
126
.
In sostanza, venendo meno ai criteri ermeneutici enunciati nella
Scienza nuova
127
– ma già accennati nel
De antiquissima
128
– che racco-
124
G. F
ERRARI
,
Prefazione dell’editore
, in G. V
ICO
,
Opere
, a cura di G. Ferrari, vol.
IV, Milano, 1836, pp. V-XX. La cura dell’intera edizione delle opere vichiane, la stesu-
ra delle prefazioni, dei commenti e dell’indice alfabetico nonché la pubblicazione della
monografia intitolata
La mente di Giambattista Vico
(vol. I delle
Opere di Giambattista
Vico ordinate ed illustrate coll’analisi storica della mente di Vico in relazione alla scienza
della civiltà da Giuseppe Ferrari
, Milano, 1837) erano gli obblighi previsti per Giusep-
pe Ferrari dal contratto editoriale da lui firmato nel 1836 con il tipografo milanese
Francesco Fusi (cfr. M. M
ARTIRANO
,
Giuseppe Ferrari editore e interprete di Vico
,
Napoli, 2001, p. 47).
125
F
ERRARI
,
op. cit
., p. X.
126
Ivi, p. XV.
127
Sn44
, §§ 6 (pp. 418-419) e 378 (p. 572).
128
De ant.
, pp. 6-7, dove Vico stigmatizza in Varrone, Scaligero, Sanchez e
Schoppe l’applicazione di un sistema filosofico allo studio della lingua latina, che egli,
al contrario, dichiara di voler condurre con metodo storico-etimologico. Su ciò cfr. an-
che G. V
ICO
,
De constantia philologiae
, in I
D
.,
Opere giuridiche
, a cura di P. Cristo-
folini, Firenze, 1974, pp. 386-729, qui pp. 400-401.