ANDREA DI MIELE
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Paci, dunque, l’enciclopedia, trova in Platone, Vico, Husserl, per ci-
tare solo alcuni dei suoi tanti riferimenti, la conferma che un sapere
può costituirsi
fondante
senza definirsi
assoluto
. Pertanto:
Phänomeno-
logie als neue Wissenschaft
6
.
Ora, dunque, per approfondire la lettura paciana del filosofo napo-
letano, risaliremo al senso di quella lotta
eroica
contro la barbarie, do-
ve l’
eroismo
richiama, non solo nell’etimo, il tema dell’eros
7
e dunque
l’interpretazione platonica del giovane Paci, e ne osserveremo la con-
fluenza in quello che è stato definito
«
il più bel libro di Paci […] certo
quello in cui lo stile paciano giunge a piena maturità
»
8
,
Ingens Sylva
,
per giungere, infine, agli anni Settanta, al richiamo di Vico in seno al-
l’enciclopedia cui abbiamo accennato.
Occorre dunque tornare a quella fusione già gravida di proposte
filosofiche che confluisce nella prima opera di Paci:
Il significato del
Parmenide nella filosofa di Platone
9
. Come è noto, in quella rielabora-
zione della sua tesi di laurea, Paci tenta di
devitalizzare dall’interno
l’impianto metodologico proposto dalla scuola di Marburgo assecon-
dando il profilo filologico-speculativo di Iulius Stenzel
10
. Ma tenta al-
tresì di fondare l’accoglimento del male, del negativo
11
, dell’errore, co-
me il cardine non assoluto ma dialettico della più ampia correlazione
6
Il riferimento paciano a questo tema è contenuto in
Funzione delle scienze…
, cit.,
pp. 66-70.
7
Questo tema è stato affrontato da chi scrive in una comunicazione dal titolo
La
fenomenologia dell’eros in Enzo Paci
, presentata al Convegno di studi
In ricordo di un
maestro. Enzo Paci a trent’anni dalla morte
, svoltosi a Napoli e Salerno il 18 e 19 di-
cembre 2006, i cui
Atti
sono di prossima pubblicazione. Si permetta di rimandare a
quello scritto per una trattazione più estesa dell’argomento.
8
V. V
ITIELLO
,
Introduzione
a E. P
ACI
,
Ingens sylva
[1949], Milano, 1994, p. VII.
Per una ricognizione sull’accoglienza del testo paciano da parte della critica coeva, ol-
tre al citato
Carteggio
con Croce e Nicolini, si veda: A. M.
J
ACOBELLI
I
SOLDI
, recensio-
ne a
Ingens sylva
, in «Giornale critico della filosofia italiana» III (1949), pp. 361-368;
P. R
OSSI
, recensione a
Ingens sylva
, in «Filosofia» I (1950), pp.128-134; G.
V
ILLA
,
recensione a
Ingens sylva
, in «Rivista critica di storia della filosofia» II (1952), pp. 141-
143; L. P
ELLOUX
, recensione a
Ingens sylva
, in «Studium» III (1952), p. 173.
9
E. P
ACI
,
Il significato del Parmenide nella filosofia di Platone
, Milano-Messina,
1938, ora in
Opere di Enzo Paci
, cit.
10
Si veda, a tal proposito, la lucida introduzione del 1938, ivi, pp. 1-2.
11
Sul tema del negativo in Paci, per un primo orientamento cfr. I
D
.,
La dialettica
in Platone
, in «Rivista di Filosofia» II (1958), pp. 134-153; C.
S
INI
,
L’interpretazione
del ‘Parmenide’ e il problema del negativo in Enzo Paci
; F. T
OSCANI
,
Negatività ed es-
istenza nei primi scritti di Enzo Paci
, in «Aut Aut» (1986), pp. 214-215.
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