«IPSI CAUDA SCORPIONIS IN ICTU FUIT»
101
all’
Appio Claudio
Gravina dice che Sergardi «benché ad ognuno sia ve-
nuto in odio, / pur col timor di sua maledicenzia / va nutrendo l’applau-
so alle sue satire»
90
. Gravina dice inoltre che dietro Sergardi c’è, oltre alla
massa di gente di cui s’è appena detto che ha paura di lui, un «vil con-
scrizio»
91
, evidentemente una corrente politica all’interno della Curia o
gli esponenti della vecchia Arcadia. Questi
Prologhi
ci fanno capire come
alcuni luoghi delle
Tragedie
alludano alle malefatte di Sergardi: nel
Prolo-
go
all’
Appio Claudio
Gravina dichiara apertamente che le sue
Tragedie
mettono in scena tutti i vizi di Sergardi: «ma costui rimettiamo a luogo
proprio / che gli darà l’autor delle tragedie, / poi ch’avrà fatta inquisi-
zione plenaria / di tutti i quotidiani suoi flagizi»
92
. Se a noi i
Prologhi
, in
cui le accuse a Sergardi sono esplicite, servono a capire a chi fanno riferi-
mento alcuni passi delle
Tragedie
, a Sergardi bastava la lettura di esse per
scorgervi precise allusioni al proprio operato, e soprattutto per questo
motivo egli deve averle denunziate (oltre che per screditare definitiva-
mente il nemico Gravina e contemporaneamente guadagnarsi, come egli
stesso auspica in una delle lettere sopra citate a del Taja, l’apoteosi a
‘santo’ per averlo già fustigato nelle sue
Satire
).
Alla questione delle errate interpretazioni delle Sacre Scritture, cui si
è appena accennato, è strettamente legata quella delle errate interpreta-
zioni della legge da parte dei causidici, che nel
Papiniano
si oppongono
al protagonista; è questo un problema molto attuale ai tempi di Gravina,
come egli stesso dichiara nel
Prologo
a questa tragedia
93
. A questo di-
scorso si associa il riferimento che Quondam individua nei versi 194-195
del
Prologo
del
Papiniano
alla lite d’Arcadia e al fatto che secondo Gra-
vina gli interpreti della legge, egli stesso nel caso della crisi d’Arcadia, ri-
spondono «per autorità propria» e non «per autorità di un lor colle-
gio»
94
: come nel caso della Casistica in ambito teologico Gravina si rife-
riva polemicamente a Sergardi, qui, per la questione della Casistica in
ambito giuridico, Gravina si riferisce polemicamente aCrescimbeni.
Il
Prologo
al
Servio Tullio
riprende la polemica anti-settaniana del-
l’
Andromeda
e dell’
Appio Claudio
. In particolare colpisce, come ho già
anticipato, l’accenno al fatto che Sergardi con le sue
Satire
è lo stru-
90
Prologo dell’
Appio Claudio, p. 298, vv. 167-169.
91
Ivi, v. 173.
92
Ivi, p. 299, vv. 175-178.
93
Prologo del
Papiniano, p. 306, vv. 153-154.
94
Ivi, p. 307, vv. 194-195.
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