GIAMBATTISTA VICO NELLA CRISI DELLE SCIENZE EUROPEE
127
pensiero umano nato nel mondo della gentilità, incontrammo l’aspre
difficultà che ci han costo la ricerca di ben venti anni»
8
.
Quando m’imbattei in questo brano, ebbi la certezza di aver sco-
perto un personaggio simile a Motoori Norinaga, impegnato ad aprirsi
la strada nel mondo della ‘Cronaca antica’ [
Kojiki
] italiana. Inoltre, in-
tesi questo viaggio di Vico e Motoori nelle origini primigenie della
hu-
manitas
come qualcosa che corrispondeva al tentativo di Husserl di ri-
salire alle origini della conoscenza ‘colta’.
Nella sezione intitolata «Degli elementi» figura il brano che segue:
È altra propietà della mente umana ch’ove gli uomini delle cose lontane e
non conosciute non possono fare niuna idea, le stimano dalle cose loro cono-
sciute e presenti.
Questa degnità addita il fonte inesausto di tutti gli errori presi dall’intiere
nazioni e da tutt’i dotti d’intorno a’ princìpi dell’umanità
9
.
E poco dopo, Vico presenta due tipi di boria: la ‘boria delle nazio-
ni’ e la ‘boria dei dotti’
10
. Non sarebbe probabilmente errato vedere in
questa ‘boria dei dotti’ una denuncia del pericolo di un errore raziona-
listico implicito nella conoscenza intellettualistica o ‘dotta’ del mondo
in generale. Vico perseguì la sua scienza muovendo da una chiara
consapevolezza di un tale pericolo. In altre parole, nel suo tentativo di
fondare una scienza nuova, è presente al tempo stesso un impegno co-
stante a trascenderla auto-riflessivamente.
Inoltre, nella
Scienza nuova
troviamo una «nuova arte critica» basa-
ta sul «dizionario mentale, da dar l’origini a tutte le lingue articolate di-
verse»
11
: quest’arte è nettamente diversa dal cosiddetto
entering into
di
Isaiah Berlin
12
; assomiglia piuttosto al metodo di Motoori, il quale, acu-
tamente consapevole del pericolo di una sorta di errore razionalistico
[
karagokoro
] e, allo stesso tempo, dell’impossibilità dell’
Einfühlung
, ten-
tò di penetrare nel mondo degli dèi in Giappone in aderenza al
monoii
no sama
13
. Questo principio di Vico mi ricordava anche «l’a-priori strut-
8
Ivi, capovv. 338, 339, pp. 123-124.
9
Ivi, capov. 122, p. 73.
10
Ivi, capov. 124, p. 74.
11
Ivi, capovv. 143, 145, pp. 77-78.
12
Cfr. I. B
ERLIN
,
Vico and Herder: Two Studies in the History of Ideas
, London,
1976, p. 27 [tr. it.
Vico ed Herder. Due studi di storia delle idee
, Roma, 1978, p. 59].
13
Cfr. M
OTOORI
,
op. cit.
, pp. 49-63.
1...,117,118,119,120,121,122,123,124,125,126 128,129,130,131,132,133,134,135,136,137,...280