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letteraria del concettismo (conceptismo) che ebbe la sua piena fioritura
nel barocco italiano e spagnolo – con il sostantivo ‘ingegnere’23.
Eccitato da queste scoperte, rivolsi la mia attenzione all’ambiente
intellettuale napoletano degli anni giovanili di Vico e mi imbattei
soprattutto nelle opere dell’Accademia degli Investiganti (1663-1670) ,
i salotti dei cui ex-membri erano, come è noto, abitualmente frequen-
tati da Vico 24. Il saggio del 1987 Sugakû to Igaku no Aida de. Vico to
Napoli no Sizen Tankyûsha-tachi [Tra matematica e medicina: Vico e gli
Investiganti napoletani] 25, che ho scritto basandomi principalmente su
materiali di prima mano, credo costituisca un contributo piccolo ma
non insignificante nella misura in cui sostiene che il pensiero di Vico
non vuol essere una reazione di retroguardia, al di fuori e in opposizio-
ne alla Rivoluzione scientifica del XVII secolo, ma piuttosto una critica
mossa ‘dall’interno’, in virtù di una familiarità più o meno diretta con i
risultati degli esperimenti tentati dai fisici moderni.
8. Naturalmente il mio obbiettivo ultimo era La Scienza nuova.
Stimolato dal saggio di Biagio de Giovanni, La ‘teologia civile’ di
G. B. Vico (1981), scelsi il tema della ‘dialettica del fondamento’ come
un Ansatzpunkt, ed elaborai un saggio intitolato Hajime ni Osore ariki.
Vico to Konkyo no Benshoho [In principio era la paura: Vico e la dialet-
tica del fondamento], pubblicato nei volumi del 1985 e del 1986 degli
«Annali della Tokyo University of Foreign Studies»26.
De Giovanni sostiene che
[…] vita richiama forza, politica; e forza, politica, alludono a fondamento, nel
senso che si legittimano attraverso una differenza . Ma il fondamento non è a
sé, e continuamente si misura, si interna, si divide. Diventa infondato. Vita e
morte sono fra questi estremi. ‘Politica’, come in tutta la tradizione moderna,
23 Cfr. ivi, p. 179.
24 In particolare: Parere del Signor Lionardo di Capoa divisato in otto ragionamenti,
ne’ quali partitamente narrandosi l’origine, e ’l progresso della medicina, chiaramente
l’incertezza della medesima si fa manifesta, in Napoli, per Antonio Bulifon, 1681;
T. C ORNELIO, Progymnasmata physica…, Napoli, ex typographia Jacobi Raillard, 1688;
F. D’ANDREA, Risposta a favore del Sig. Lionardo Da Capoa contro le lettere apologeti-
che del P. De Benedictis, gesuita, Biblioteca Nazionale di Napoli, Ms. I. D. 4 (1697).
25 T. UEMURA, Sugaku to Igaku no Aida de. Vico to Napoli no SizenTankyusha-
tachi, in «Shiso» [Il pensiero], 1987, 2, pp. 59-86.
26 ID., Hajime ni Osore ariki. Vico to Konkyo no Benshoho, in «Tokio Gaikoku go
Daigaku Ronshu» XXXV (1985), pp. 295-311 e XXXVI (1986), pp. 231-248.