TADAOUEMURA
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La sapienza tra’ gentili cominciò dalla musa, la qual è da Omero in un luogo
d’oro dell’
Odissea
diffinita ‘scienza del bene e del male’, la qual poi fu detta ‘di-
vinazione’ […]. Dappoi s’innoltrò la voce ‘sapienza’ a significare la scienza delle
divine cose naturali, qual è la metafisica, che perciò si chiama ‘scienza divina’, la
quale, andando a conoscere la mente dell’uomo in Dio, per ciò che riconosce
Dio fonte d’ogni vero, dee riconoscerlo regolator d’ogni bene
39
;
… e sì questa volgar metafisica incominciò anch’ella in Dio a conoscer la mente
umana
40
.
Purtuttavia, anche se l’acutissimo Malebranche sostiene la verità di queste affer-
mazioni, stupisce il fatto che accolga il
cogito, ergo sum
, il primo vero di Renato
Cartesio. Dal momento che ammette che è Dio a creare in me le idee, avrebbe
piuttosto dovuto ragionare così: ‘qualcosa in me pensa, dunque è. Tuttavia nel
pensiero non riconosco alcuna idea di corpo; quindi, quel che in me pensa è
mente purissima, cioè Dio’ […]. La mente, infatti, si manifesta pensando: ma è
Dio che conosce in me ed è dunque in Dio che conosco la mia stessa mente
41
.
Sulla base di questi materiali, constatai che ‘conoscere la mente del-
l’uomo in Dio’ significa ‘riconoscere Dio fonte d’ogni vero’; in partico-
lare, a partire dal passo citato del
De antiquissima
, avanzai l’ipotesi
che, almeno sull’origine divina delle idee, Vico possa aver nutrito
un’opinione simile a quella di un rappresentante seicentesco del plato-
nismo cristiano come Malebranche.
Se però avessi arrestato a questo punto la mia riflessione, non avrei
imparato praticamente nulla da de Giovanni. Come scrive nel suo saggio
Corpo’ e ‘ragione’ in Spinoza e Vico
(1981), ciò che il suo
Vico barocco
accentuava particolarmente era l’immagine di Vico come un metafisico
determinato dalla ‘vista del corpo’, vale a dire non-platonico, o addirit-
tura anti-platonico
42
. Perciò, il mio compito successivo fu delucidare il
processo stesso di conversione del platonismo in Vico, a partire dal mo-
mento in cui «pochi giganti […] spaventati ed attoniti dal grand’effetto
39
Sn44
, capov. 364, pp. 137-138.
40
Ivi, capov. 506, p. 219.
41
De ant.
, cap. VI, pp. 173-174 [tr. it. a cura di M. Sanna, Roma, 2005, pp. 107-
109].
42
Cfr. B.
DE
G
IOVANNI
,
‘Corpo’ e ‘ragione’ in Spinoza e Vico
, in B.
DE
G
IOVANNI
,
R. E
SPOSITO
, G. Z
ARONE
,
Divenire della ragione. Cartesio, Spinoza, Vico
, Napoli, 1981,
p. 140.
1...,126,127,128,129,130,131,132,133,134,135 137,138,139,140,141,142,143,144,145,146,...280