MODELLI POLITICI EUROPEI E ‘BARBARIE’ TURCA
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pre rivisitato nel corso della modernità
5
. Innanzitutto, la storia dello
Stato romano nell’intero, lunghissimo arco della sua potenza, era guar-
data con sempre rinnovato interesse per un fattore peculiare: il movi-
mento e il mutamento che ne animava il corso, gli eventi. La storia del-
la potenza romana descrive un’ampia e grandiosa parabola che passa
attraverso la grandezza e la decadenza, in cui il conflitto interno è sem-
pre spinta al cambiamento
6
, in cui si registrano variazioni radicali nelle
forme di governo. I Turchi al contrario mostrano, insieme ad una
grande dinamicità espansionistica e militare, un’immobilità istituziona-
le angusta e soffocante. Di fronte, è il caso di dire, a un’Europa che
cambia e si rinnova, anche faticosamente e dolorosamente, nelle forme
politiche, l’Impero ottomano mostra allo sguardo, certo parziale e
miope degli Europei – ma è questo sguardo che qui ci interessa – una
potenza vasta ma immobile, fondata sulla servitù dei sudditi e sul pote-
re non solo assoluto, ma arbitrario e crudele del sovrano. Come scri-
veva Spinoza nel
Trattato politico
:
Sembra che l’esperienza insegni che nell’interesse della pace e della con-
cordia, ogni potestà sia da conferire a uno solo. E, infatti, nessun potere è ri-
masto tanto a lungo senza apprezzabile mutamento quanto quello dei Turchi
[…]. Ma se bisogna chiamare pace la schiavitù, la barbarie, la solitudine,
niente è più misero per gli uomini che la pace
7
.
Queste poche righe richiedono una sosta, anche se breve. Si collo-
cano in un contesto denso e nevralgico; i capitoli VI e VII del
Trattato
politico
sono infatti dedicati alla monarchia, alla forma di governo mo-
narchica, ma, più precisamente, ai limiti e alle attenzioni che vanno po-
sti al governo di uno solo perché non degeneri in tirannide
8
. Sono pa-
5
Lunghissima sarebbe la lista di queste rivisitazioni; per restare solo ad alcuni au-
tori citati qui, ricordiamo i
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
di Machiavelli, le
Considerazioni sopra le cagioni della grandezza dei Romani e della loro decadenza
di
Montesquieu, la
Scienza nuova
di Vico.
6
Fattore di grandezza evidenziato, tra i primi, com’è noto, da Machiavelli nei
Discorsi
. Cfr., ad esempio, il cap. IV dei
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
, in
N. M
ACHIAVELLI
,
Il Principe e le Deche
, cit., pp. 145-147.
7
B. S
PINOZA
,
Trattato politico
, a cura di L. Pozzillo, Bari, 1991, VI, 4, p. 35.
8
Intento chiaramente espresso nella lettera posta, fin dalla prima edizione postu-
ma, come prefazione al
Trattato
: «il sesto [capitolo tratta] in qual modo un potere mo-
narchico debba essere istituito perché non degeneri in tirannide. Ora mi sto occupan-
do del capitolo settimo nel quale dimostro sistematicamente tutte le sezioni del pre-