MONICA RICCIO
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teoria della storia. La
Scienza nuova
di Vico proponeva infatti un grande
affresco del corso delle nazioni, certo sostenuto da presupposti teorici
del tutto estranei all’Illuminismo di Voltaire, ma capace di un affondo
nell’indagine dei ‘moventi’ della storia a Voltaire del tutto sconosciuto.
Il ‘caso’ dell’impero turco emergeva però già in anni precedenti la ste-
sura della
Scienza nuova
, precisamente nella quinta delle
Orazioni inau-
gurali
, in cui ci si proponeva di dimostrare che
gli Stati hanno raggiunto il vertice della gloria militare e la potenza del dominio
solo quando sono stati massimamente fiorenti nelle lettere
36
.
Ma, dopo una «perpetua successione di esempi»
37
portati a sostegno
di questa tesi, si doveva riconoscere che lo Stato turco sembrava con-
traddirla in modo inappellabile. Esso infatti, solo fra gli Stati moderni,
«è tenuto lontano dagli studi letterari ed è uno Stato potente ed impor-
tante per il suo dominio vastissimo e per la gloria delle armi»
38
; «ha fon-
dato un grand’imperio sulla barbarie» dirà poi Vico più lapidariamente
nella sua autobiografia, riassumendo il contenuto di questa
Orazione
39
.
La spiegazione offerta di questo paradosso, è, come si diceva più sopra,
decisamente originale:
se Sergio, abusando empiamente della dottrina cristiana, non avesse consoli-
dato con le leggi lo Stato turco, e se non fosse confluita in esso la buona orga-
nizzazione militare degli arabi, che furono dei letterati, e se dai nostri non fos-
sero fatte conoscere le nuove macchine militari e le nuove tecniche per asse-
diare ed espugnare le città, ebbene, avremmo noi oggi come nemico nel mon-
do non dico uno Stato così grande, ma ne avremmo alcuno come nemico,
avremmo insomma quello Stato
40
?
Una serie di consistenti aiuti esterni, e profondamente estranei per
civiltà, cultura e religione alla ‘barbarie’ turca, avevano dunque con-
sentito a quello Stato di non perire definitivamente
41
. L’originalità, a
36
Or. V
, p. 167.
37
I
D
.,
Vita scritta da se medesimo
[d’ora in poi
Vita
], in
Opere
, 2 voll., a cura di A.
Battistini, Milano, 1990, vol. I, p. 33.
38
Or. V
, p. 177.
39
Vita,
p. 34.
40
Or. V
, p. 177.
41
Rimandiamo, per un’acuta analisi di questo passo, e uno scandaglio dei suoi re-
ferenti, al saggio di A. G
ARZYA
Vico, l’empio Sergio e lo stupido Maometto
, in questo
«Bollettino» X (1980), pp. 138-143.
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