NOTE SU
CENNI E VOCI. SAGGI DI SEMATOLOGIA VICHIANA
DI JÜRGEN TRABANT
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non è solo fonica e arbitraria, non è solo mentale. La lingua della
Scien-
za nuova
si compone di tre lingue. Le tre lingue sono notoriamente
quella divina (
muta per cenni o corpi ch’avessero naturali rapporti a idee
ch’essi volean significare
), quella eroica (simbolica e per immagini) e
quella umana (nella quale i segni si trasformano in parole/voci solo ap-
parentemente arbitrari, non naturali). Si tratta – dice Trabant – di tre di-
verse
strutture semiotiche
. Ora, lo sviluppo di tali strutture semiotiche,
che utilizzano prima i corpi, poi i miti e infine le voci foniche, passando,
cioè, da una medialità visiva ad una acustica, non rappresenta per Vico
un magnifico progresso. Vico vuole, piuttosto, dimostrare che
alla base del linguaggio umano, fonico e arbitrario, c’è un passato di
sémata
,
di gesti visivi, iconici, di corpi, di
sémata
delle lingue divina ed eroica che
ancora operano in esso
10
.
Vico risolve, dunque, il problema moderno di trovare una lingua in
grado di trattare
de universalibus et aeternis
– il problema degli
idola
fori
– non nella direzione che a partire da Cartesio anche la novecente-
sca filosofia del linguaggio illusoriamente ha tentato di percorrere. Il
fatto che al linguaggio da Vico – che dimostra con ciò di essere vero
poeta criatore
– sia assegnata una funzione cognitiva, non significa che
tale attività cognitiva venga esercitata da una mente pura che si espri-
me con una lingua differente dalle lingue volgari. Le lingue sono molte
e ognuna di esse ha la propria legittimità non dissimile né inferiore a
quella di ogni altra. Ciò non significa però per Vico che la
Scienza
nuova
intende difendere le sorti del particolarismo e del relativismo.
Ogni lingua ha lo stesso valore di ogni altra perché tutte contribui-
scono alla costituzione delle voci del dizionario mentale comune delle
quali voci esse articolano un aspetto particolare. Ma in cosa consiste tale
comunanza affidata al Dizionario mentale? La comunanza, che viene as-
sicurata dal riferimento delle lingue particolari al Dizionario Mentale co-
mune non significa che tutti i popoli si fanno la stessa immagine della
cosa denominata. Ciò che è comune è la
funzione universale
,
l’utilità co-
mune
, dice Vico. Sulla modalità di rappresentare tale
funzione univer-
sale
, o
utilità comune
, le culture differenti hanno differenti opinioni:
10
Ivi, p. 49.
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