AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
*
1. A
COCELLA
Giuseppe,
Per una filo-
sofia politica dell’Italia civile
, Soveria
Mannelli, Rubbettino, 2004, pp. 398.
I saggi di Giuseppe Acocella raccolti
in questo volume sono stati pubblicati in
anni diversi, eppure dalla loro lettura e-
merge come, costantemente, un unico ed
articolato itinerario di ricerca abbia mosso
l’A., il quale offre, tramite essi, un omoge-
neo quadro interpretativo della filosofia
civile italiana tra Ottocento e Novecento.
In molti di tali contributi si parla di
Vico e dell’influenza che il suo pensiero
ha esercitato sulle riflessioni di molti degli
intellettuali italiani che hanno contribuito
a dar forma alla filosofia civile e ai valori
di etica sociale dell’Italia contemporanea.
Nel contributo su
Il Bonghi inedito
dell’Archivio di Stato di Napoli tra Giovan-
ni Manna e Giambattista Vico
(pp. 187-
198), dopo avere ricordato l’influenza che
il pensiero di Manna ha avuto su quello di
Bonghi a proposito della concezione dello
Stato, del diritto pubblico e della proprie-
tà privata, Acocella riflette su quanto l’in-
tuizione vichiana sul ‘diritto naturale delle
nazioni’ abbia costituito per Bonghi il fon-
damento degli Stati civili e quello della le-
gittimazione a governare. «Quei costumi
civili che originano e conservano le nazio-
ni costituiscono l’oggetto dell’interesse di
Bonghi per il filosofo napoletano. Il Vico
interpretato da Bonghi è l’ispiratore di un
liberalismo che propugna una concezione
politica nella quale la minorità
civile
delle
classi popolari impone e legittima la con-
seguente necessità del governo delle classi
colte e mature, le cui tracce Vico ha sapu-
to scoprire nell’antica sapienza dei popo-
li» (p. 194).
Il saggio
Vico e la storia in Stefano Cu-
sani
(pp. 201-211) – che è il primo della
sezione dedicata a
L’eredità dello storici-
smo vichiano
,
entro la quale sono per l’ap-
punto raccolti tutti i contributi dedicati al-
l’influenza lasciata dal pensiero di Vico – è
invece incentrato a mettere in luce come
anche le riflessioni vichiane, e non solo
l’eclettismo di Cousin e lo studio di Hegel,
abbiano contribuito a delineare l’idea di
storia e quella di metodo filosofico in Ste-
fano Cusani.
In
Legge naturale e legge morale nello
storicismo vichiano di Luigi Sturzo
(pp.
213-226), l’A. mette poi molto bene in
La notizia bibliografica segnalata in questa rubrica non esclude che il medesimo scritto
venga successivamente analizzato e discusso in altra parte del Bollettino. Come è indicato
dalle sigle in calce, questi avvisi sono stati redatti da David Armando
[D. A.]
, Rosario Dia-
na
[R. D.]
, Sara Fortuna
[S. F.]
, Fabrizio Lomonaco
[F. L.]
, Federico Masini
[F. M.]
,
Roberto Mazzola
[R. M.]
, Leonardo Pica Ciamarra
[L. P. C.]
, Monica Riccio
[M. R.]
,
Manuela Sanna
[M. S.]
, Alessia Scognamiglio
[A. Scogn.]
, Alessandro Stile
[A. S.]
.
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