AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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evidenza il debito profondo che il senso
storico che ispira l’intera opera di Sturzo
contrae nei confronti di Vico. Il pensiero
del filosofo napoletano, diffuso in Sicilia
tra l’Ottocento e il Novecento tramite la
mediazione di Romagnosi e del sensismo,
influenza non poco l’orientamento di
Sturzo verso la valorizzazione dei caratteri
‘nazionali’ dello storicismo, come pure
verso l’aperto interesse nei confronti del
diritto naturale e di un certo tipo di razio-
nalità. «Contro Cartesio, al cui razio-
nalismo […] Vico oppone la razionalità
dell’esperienza umana, Sturzo asserisce vi-
chianamente che vero e fatto trovano nella
storia la verifica della loro reciproca con-
versione. Ma anche contro l’idealismo he-
geliano Sturzo contrappone lo storicismo
vichiano» (p. 217).
Al Vico di De Marinis, Acocella dedi-
ca la propria attenzione nelle pagine ini-
ziali del saggio
Positivismo e scienze sociali
nel Vico di Errico De Marinis
(pp. 227-
251). De Marinis, che fu il primo in Italia
a tenere, presso l’Università degli Studi di
Napoli, un corso in Sociologia, individua
– sebbene secondo l’A. con una certa for-
zatura – nel pensiero del filosofo napoleta-
no le linee di principio che fonderanno la
scienza sociologica: «l’interpretazione,
suggestiva ma interessata, del pensiero del
Vico – che talvolta conduce De Marinis a
fraintendere la filosofia, forzandola negli
angusti confini della tesi del ‘precursore’,
e fino ad identificare Scienza nuova e So-
ciologia – è tutta rivolta a ricomporre
l’unità tra la natura e la storia degli uomi-
ni, contro Cartesio e alla ricerca di ‘leggi
naturali della società’» (pp. 228-229).
Infine, nell’ultimo saggio di questo in-
teressante volume dedicato seppure indi-
rettamente a Vico, quello su
Ugo Spirito e
lo storicismo ‘vichiano’ di Werner Sombart
(pp. 253-275), Acocella indaga sul rappor-
to tra Spirito e il pensiero storicista di
Sombart. Lo storicismo di matrice vichia-
na costituisce – al di là delle stesse inten-
zioni di Spirito – il termine di riferimento
costante cui l’intellettuale finisce per con-
durre le proprie riflessioni, mentre lo sto-
ricismo di Sombart rappresenta un capito-
lo importante, seppure controverso, del-
l’incidenza di Vico nel Novecento. Lo
stoicismo ‘vichiano’ di Sombart è criticato
da Spirito, il quale, come l’A. dimostra be-
ne, nutre profonde riserve pure nei con-
fronti del pensiero del filosofo napoletano:
«[…] la critica rivolta a Sombart contiene
in realtà una diretta e radicale riserva di
spirito nei confronti di Vico. Andrebbe
naturalmente accertato a quale Vico Spi-
rito rivolga le sue osservazioni. Se al Vico
di Sombart o ad un Vico direttamente in-
dagato (del quale vi sono però assai esili
tracce nella pur ponderosa opera dello
Spirito)» (p. 271).
[A. Scogn.]
2. B
EDNARIK
Jan,
Vicovi Znaki
[Segni
vichiani], Koper (Capodistria), Univerza
na Primorskem, 2004, pp. 279.
3.
B
EDNARIK
Jan,
Zgodovina v bese-
dah. Pojem filologije v Vicovi filozofiji
[La storia narrata in parole. Il concetto
di filologia nella filosofia di Vico], in
«Annales. Series Historia et Sociologia»
XIII (2003) 1, pp. 117-124.
L’A. esamina il concetto di storia in
Vico, elemento portante per definire le di-
mensioni fondamentali dell’uomo. Ac-
canto al mantenimento del primato teolo-
gico della provvidenza, Bednarik eviden-
zia l’emergere della figura dell’uomo della
modernità, artefice del proprio destino, e
individua nella ‘scienza filologica’ il mezzo
con cui raccogliere le espressioni della sto-
ricità – destinate in quanto tali a svanire e
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