ENRICONUZZO
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te vicina», per l’emblematico portatore dei valori della dignità e libertà
umana e della pace tra gli uomini
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. Così non è avvenuto per lo stesso
Coluccio Salutati o per Leonardo Bruni, ‘capitali’ nella successiva ve-
duta interpretativa, affermatasi nello stesso 1947, dell’umanesimo: rile-
vante non più sul riduttivo piano del risoluto rinnovamento delle let-
tere e della retorica (contro le scienze e la dialettica filosofica); ma, al
contrario, sul piano di una nuova visione del mondo legata a solidi
nuovi metodi di indagine «nelle due direzioni delle scienze morali […]
e delle scienze della natura», idonea a comunicare, si potrebbe dire,
una ‘filosoficità’ diffusa in tutta la sua rinnovata enciclopedia del sape-
re, crucialmente interessata a operare nella vita civile
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.
Garin è stato autore pure di una messe di mirabili ‘ritratti’ di au-
tori: prima che per il ‘gusto’ di tratteggiare fisionomie particolari,
per la sollecitazione ‘etica’ a trovare non trasparenti figure di pensie-
ro, ma pensieri legati all’esperienza vivente di concretissime figure
umane; secondo un senso del nesso biografia-pensiero assolutamen-
te diverso, se non opposto, da quello teorizzato (e fortunatamente
non sempre praticato) dai maestri della storiografia idealistica. Ma
proprio una tale straordinaria galleria di ritratti, in ultimo sempre
inseriti o riconducibili in affreschi di grandi stagioni (
in primis
ov-
viamente l’‘età umanistica’), di complessi movimenti di esperienze e
di idee, mostra eloquentemente come egli non propendesse a fare
risaltare i ‘grandi autori’. I ‘minori’, o anche i ‘non filosofi’, spessis-
simo ‘antecedenti’ dei filosofi, non sono relegati nei ‘quadri della
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La capacità di Pico di continuare variamente a parlare, nel mutare dei problemi
e dei tempi, attesta l’universalità del suo valore», la vicinanza della sua tematica: «del
rapporto fra le molte dottrine e l’unità del discorso umano, e del valore e del senso
dell’uomo; della ‘concordia’» (E. G
ARIN
,
Le interpretazioni del pensiero di Giovanni
Pico
, in
L’opera e il pensiero di Giovanni Pico della Mirandola nella storia dell’Umane-
simo
, Convegno internazionale, Mirandola 15-18 Settembre 1963, Firenze, 1965, pp.
30-31). Ma sul tema è d’obbligo affidarsi alle pagine espertissime di C. V
ASOLI
,
Gli
studi di Eugenio Garin su Giovanni Pico della Mirandola
, in I
D
.,
Eugenio Garin. Il
percorso storiografico
, cit., pp. 65-92.
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Le parole citate si leggono nell’
Introduzione
di E. G
ARIN
,
L’umanesimo italiano
,
Bari, 1964 (ma I ed. 1952), p. 10. Come è noto, questo lavoro era già uscito nel 1947
(ma completato nel 1946) in tedesco, con un eloquente sottotitolo:
Der italienische Hu-
manismus. Philosophie und bürgerliches Leben im Renaissance
, Bern: quindi nello stes-
so anno in cui fu pubblicato il volume gariniano (in due tomi) della
Filosofia
su cui si
dovrà tra poco venire.