GLI STUDI VICHIANI DI EUGENIO GARIN
51
In tale disegno la presentazione ravvicinata di una serie di movi-
menti e di autori dava il senso di un’intricazione effettuale, nella con-
cretezza di specifiche condizioni culturali, tra movimenti, concezioni,
evidentemente assai distanti sul piano teorico.
Nella cultura meridionale si era infatti istituita una peculiare serie
di collegamenti, rimandi, intrecci, tra le nuove concezioni della scienza
moderna (galileiane, cartesiane, gassendiane), e dall’altro la «tradizione
rinascimentale», in particolare per quanto atteneva già ad un primo
raccordo delle istanze galileiane con la tradizione naturalistica. In ge-
nere «motivi galileiani, cartesiani e poi gassendisti» non erano perce-
piti come distanti, specie per il peso che avevano avuto le continua-
zioni del naturalismo rinascimentale della filosofia colonnese, di Tele-
sio, di Campanella
70
. Quanto segnatamente a motivi dell’influenza del
cartesianesimo, questi si erano collegati da un lato (per quanto riguar-
da «il metodo e la concezione meccanica dell’universo») appunto a
«istanze galileiane», dall’altro (per quanto riguarda l’«appello all’inte-
riorità» e il tema dell’«ascesa a Dio») a termini della tradizione plato-
nico-agostiniana rinascimentale. Stava in ciò – nella separazione fino
alla divaricazione tra ‘fisica’ e ‘metafisica’ – il punto fondamentale di
quel processo culturale, destinato a caratterizzarlo a lungo come un
nodo problematico-tematico ereditato anche da Vico (e affrontato in
particolare al tempo del
De antiquissima
).
Appunto nel capitolo su questi l’autore riepilogava con chiarezza le
linee essenziali del disegno di quel quadro. «Tutta la speculazione me-
ridionale dall’influenza cartesiana in poi» si era venuta dibattendo
tra eredità della fisica galileiana ed eredità del platonismo della rinascita. L’in-
serzione delle correnti così cartesiane come lucreziano-gassendiste non mutò
aspetto alla questione, ché la parte fisica del pensiero cartesiano andò a rag-
giungere, unita al gassendismo, l’esigenza scientifica galileiana, mentre la me-
tafisica andò a ritrovare la metafisica agostiniana e platonizzante, e si continuò
poi, senza difficoltà, con le teorie malebranchiane. Restava la scissione fra
fisica e metafisica, fra mondo della natura e mondo dello spirito…
71
.
70
I
D
.,
Dal Rinascimento al Risorgimento
, cit., pp. 306-307; nel cit. vol. II della
Sto-
ria della filosofia italiana
, con talune modifiche, pp. 864-865 (per comodità del lettore
farò da adesso seguire alla citazione del vol. II del libro del 1947 anche, tra parentesi,
quella dalla sua riedizione).
71
Ivi, pp. 365-366 (934-935).