ANNARITA PLACELLA
84
parere si dividerà in due parti: il vero e proprio parere sulle
Tragedie
e
quello sulla persona di Gravina. La prima parte della seconda relazio-
ne, quindi, integra in tal modo la prima relazione che costituiva una
confutazione di quella di Bonucci, in quanto si concludeva col parere
che nessun verso delle
Tragedie
fosse meritevole di censura. Di ben di-
verso tenore è la seconda parte della seconda relazione, che si conclu-
de con un’accusa di ateismo nei confronti del defunto Roggianese.
Passando all’esame diretto dei documenti, nella prima relazione
Bertolotti dà inizio (cc. 638r-639r) all’esame delle
Tragedie
partendo
dai 19 versi dell’
Andromeda
dei quali Bonucci aveva suggerito la sop-
pressione. Bertolotti riporta l’intero brano citato da Bonucci ma prose-
gue citando anche i versi successivi
52
, che riporto qui di seguito:
E con l’opinion sua cieca, e stolida,
Supplisce, e scema, e riduce in concordia
Senso, che manchi, o abbondi, o sia contrario.
E a professar con voi mestiere d’ozio,
Di gola, di superbia, e di libidine,
Corre dalle Città tutte dell’Affrica
A larghe, e piene vele l’ignoranzia;
Guidata, e retta dalla fraudolenzia;
Non solo per predar dentro la Libbia;
Ma fino alla remota terra incognita:
Portando morte a chi vorrai resistere
Alle menzogne vostre, al ladrocinio.
Onde da Giove dati per interpreti
Della sapienza sua, della giustizia,
Siete cangiati in ladroni, e carnefici.
Ne mai l’autorità temete perdere,
Ch’alla difesa sua di Giove il fulmine
Veglia nell’opinion di tutto il popolo.
Ed io, che sol potrei l’error dissolvere,
Son costretto a portar mentita immagine;
Perché, se nudo gli occhi mi scoprissero,
Tosto a Saturno torneria l’imperio.
52
Questo brano nell’edizione del 1712 è alle pp. 104-105. Come per le altre cita-
zioni dalle
Tragedie
, seguo la grafia e la punteggiatura dell’edizione originale del 1712,
e non della citazione riportata nella relazione del consultore.
1...,74,75,76,77,78,79,80,81,82,83 85,86,87,88,89,90,91,92,93,94,...280