«IPSI CAUDA SCORPIONIS IN ICTU FUIT»
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Subito dopo la fine della citazione, alla c. 639r, Bertolotti commen-
ta questi versi affermando che «queste parole, prese alla lettera, sono
contro il sacerdozio pagano, [e solo] se le prendiamo in senso alle-
gorico
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diventano empie e sacrileghe». Qui il revisore fa riferimento a
sant’Agostino e al suo modo di interpretare le Scritture, ricordando
che il Santo aveva insegnato che «si può interpretare allegoricamente
la Sacra Scrittura se da questo tipo di esame non proviene alcuna con-
traddizione con la lettera del testo». L’esegesi che Bertolotti compie
dei versi incriminati dell’
Andromeda
è particolarmente interessante
perché proprio essi ricordano il passo dell’
Hydra
sopra citato in cui
Gravina se la prendeva con gli esegeti biblici che facevano delle Scrit-
ture degli esami troppo arzigogolati, facendo a parer suo troppo uso
del senso allegorico, cercando di trovare, sotto la lettera, significati ri-
posti in realtà inventati da loro. Tale lavoro di esegesi forzata era quel-
lo che aveva compiuto Bonucci proprio con questi versi dell’
Androme-
da
che tanto assomigliano al discorso di Haeresis, vedendo in essi una
presa di posizione da parte di Gravina contro il Papa e le gerarchie ec-
clesiastiche (interpretazione che, come vedremo subito, Bertolotti smon-
terà). Bertolotti afferma che questi versi presi alla lettera non sono empi
e che soltanto utilizzando il senso allegorico (Bertolotti qui fa riferimen-
to allo stesso tipo di interpretazione allegorica impropria e forzata cui
faceva riferimento Gravina nell’
Hydra
) il loro significato può essere
stravolto. Allora Bertolotti, per dimostrare che in questi versi Gravina
non se la prende con il Papa, riporta, alla c. 639v, un brano del
Prologo
in cui Gravina parla esplicitamente bene del Papa regnante
54
:
E quel che ha preso il santo gregge a pascere
Con la dottrina, e col perfetto esempio,
Tien chiuse con ragion le scene pubbliche.
Mettendo a confronto questi versi con quelli in questione dell’
An-
dromeda
55
, Bertolotti fa un discorso tipico del modo di ragionare dei
53
Volendo cioè vedere in esse, come ha fatto Bonucci, un’allusione alle gerarchie
ecclesiastiche e al Papa.
54
Come vedremo più avanti, lo stesso Gravina distingue, nei
Prologhi
inediti alle
Tragedie
, i suoi attacchi alle frodi di potenti ecclesiastici della Curia romana dall’elogio
del Papa.
55
Anche qui Bertolotti mette in pratica le norme del regolamento procedurale del-
la Congregazione dell’Indice, in cui «si precisava ai censori […] che non si debba giu-
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