SALVATORE SERRAPICA
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La necessità di una sezione metodologica s’esplica poi nella succes-
siva precisazione: non si tratta solo di fornire una corretta idea
dell’oggetto in questione, ma di porre le basi per poter estendere tali
studi. In altre parole Cavolini spera di porre un paradigma epistemo-
logico valido anche per successivi, e più ampi, lavori:
Io ardisco presentare al publico alcune mie osservazioni su questo genere
di naturali prodotti, non perché le medesime formassero un corpo da potersi
dire la
Storia de’ Piantanimali marini
; ma perché potessero servire come mate-
riali a sì gran lavoro. Quello però che posso asserire francamente si è, che la
veduta in cui metto questi esseri, non solo renderà a chiunque anche non Na-
turalista chiara e distinta l’idea loro; ma si avrà un piano su di cui tutti i Filo-
sofi osservatori potranno estendere le loro ricerche
4
.
Va detto che i ‘piantanimali’ sembrano proprio ideali allo scopo,
vuoi perché difficilmente inscrivibili in una preciso ‘anello’ della
‘grande catena degli esseri’, vuoi perché non adatti alle solite indagini
anatomiche, di laboratorio. Il richiamo dunque è ad un ritorno al rea-
le, inteso come concreto oggetto di studio, senza forzature che siano di
catalogazione, di moda metodologica, di metafisica; in altre parole
Bonnet, il celebre scienziato ginevrino, e la cultura che rappresentava –
quell’
oltremontana
. Non si tratta dunque di forzare il Polipo marino
ad un determinato ‘anello’, ma di creare un nuovo ‘anello’ che possa
finalmente comprendere l’oggetto, i Piantanimali appunto,
dei quali la provvida Natura si è servita per anelli da collegare gli esseri del
Regno animale con quello del vegetabile; per formare così la graduazione che
tuttora ammiriamo come un’effetto della perfezione della Natura. Abbiamo
veduto eseguirsi nei Piantanimali colla massima semplicità quelle funzioni,
che nei perfetti animali richieggono complicate operazioni
5
.
La coscienza della novità dei propri studi sta anche nella differente
organizzazione espositiva, che preferisce, secondo una linea che ormai
è ben chiara, seguire l’oggetto della ricerca, e la ricerca stessa così co-
me viene svolgendosi, più che manipolarla per fini persuasivi:
4
Ivi, p. 418.
5
Ibid.
1...,90,91,92,93,94,95,96,97,98,99 101,102,103,104,105,106,107,108,109,110,...236