SALVATORE SERRAPICA
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importantes découvertes», da cui il desiderio di renderle «universalmen-
te» conosciute con il tradurle in tedesco, per ricordargli infine la fortuna
di vivere in un sito come quello napoletano, un «paradiso terrestre cir-
condato dal mare più ricco d’ogni sorta d’animali marini»
18
.
Se ritorniamo invece alla dibattuta questione metodologica tra il na-
turalista napoletano, così attento al dato concreto, e lo scienziato oltra-
montano, così attento alla coerenza di sistema, non è difficile rendersi
conto che la faccenda non si chiudeva con le poche battute scambiate
tra Cavolini e Bonnet, quasi la faccenda fosse tra cultura partenopea e
francese. Se dal campo naturalistico ci spostiamo a quello medico, alla
famosa opera di Michele Sarcone
Istoria ragionata de’ mali osservati in
Napoli nell’intero corso dell’anno 1764
, anche in questo caso viene avva-
lorata una precisa linea d’indagine, che attraverso un continuo e diretto
rapporto con la pratica (medica in questo caso) dona maggiore concre-
tezza alle «profonde teoriche», più di quanto possano le indagini metafi-
siche. Non a caso, l’opera è tradotta in francese, ed è significativo che il
traduttore, Bellay, definisca il testo come ‘il prezioso libro dell’Ippocrate
napoletano’, auspicando che la ricca messe d’osservazioni che Sarcone
era in grado di fornire riesca a smuovere tanta medicina francese dall’ec-
cessivo attaccamento all’
esprit de système
. E proprio durante un’epide-
mia ci si imbatteva di frequente nelle più astruse ipotesi e teorie. In un
passo, che di certo doveva aver colpito il traduttore francese, Sarcone
non poteva che rammaricarsi di quello che definiva un vizio, una pas-
sione, per la ‘diletta ipotesi’:
Se vi ha circostanza in cui si vegga che possa nel cuor degli uomini la pas-
sione di una diletta ipotesi, è quando si dee altrui rappresentare il naturale, il
nudo ed ingenuo carattere di una malattia. Sovente non veggiamo nei mali
che quel solo, che noi ci avvezzammo a conoscerne, e non sappiamo leggere i
misteri della natura con altra maniera, che con quella che impresse in noi
l’educazione e la scuola
19
.
S
ALVATORE
S
ERRAPICA
18
Lettera del 25 novembre 1791,
Lettere
, cit., pp. 106-107.
19
M.
S
ARCONE
,
Istoria ragionata de’ mali osservati in Napoli nell’intero corso
dell’anno 1764
, Napoli, 1838, p. 2; cfr. a riguardo A. B
ORRELLI
,
Medicina e società a
Napoli nel secondo Settecento
, in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXII
(1994), pp. 124-177 e I
D
.,
Istituzioni e attrezzature scientifiche a Napoli nell’età dei
Lumi
, in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXIV (1996), pp. 131-183.
1...,96,97,98,99,100,101,102,103,104,105 107,108,109,110,111,112,113,114,115,116,...236