ORESTE TRABUCCO
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socio-politica. Tanto più se il corposo volume manoscritto dove il car-
teggio è custodito sia esaminato, come si rende necessario, in stretta
connessione con l’altro di non minor mole, miscellaneo, dove sono
raccolti consulti medici, scambi epistolari con medici e letterati d’Italia
e d’Oltralpe, nonché una produzione cospicua, più che illuminata da
originalità poetica, in versi di vario metro e vario argomento. Ingenti e
folti volumi manoscritti che lo stesso Catani si curò d’allestire, dotan-
doli di frontespizi e indici, in forma tale da essere avviati a stampe che
non vennero
2
. Un dato di filologia materiale tutt’altro che estrinseco al
discorso che qui si conduce. Riunire il proprio carteggio, la propria
opera poetica perlopiù d’occasione, i consulti indirizzati a pazienti
d’alto rango, è volontà di legittimazione, autoconsacrazione ad uno
status
di intellettuale riconosciuto nell’ambito della
respublica medica
e, più ampiamente, della repubblica delle lettere. E tanto più a ciò ri-
sulta favorevole il ventennale e fitto epistolario con uno dei più vivaci
– sino all’irrequietudine – animatori di quelle due repubbliche, tanto
compenetrata la prima nella seconda da farne una sola.
Attraverso l’epistolario di Bianchi e Catani passa una materia vastis-
sima ed eterogenea, in inscindibile intertestualità con gli altri rami del
monumentale epistolario dell’intellettuale riminese che si protendono
nel Mezzogiorno d’Italia, quali quelli con Bernardo Tanucci o con
Romualdo de Sterlich, per dire di quanto giunto a stampa
3
. A petto di
tale
corpus
la nostra ricerca è attualmente solo ricognitiva e quantomai
limitata, nella coscienza del rilievo di una possibile impresa ecdotica
avvenire, per cui varrà ancora la formula evangelica assunta da Paul
Dibon a icastico adagio che qualifica il lavoro di edizione dei grandi
carteggi attorno a cui s’annoda la
république des lettres
come
messis
quidem multa
,
operarii autem pauci
. Ciò detto, abbiamo scelto una par-
ticolare prospettiva da cui guardare alla corrispondenza Bianchi-Cata-
ni: il contributo d’informazione che essa offre per delineare più esau-
2
I due mss. sono conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli «Vittorio Ema-
nuele III» e segnati rispettivamente: XIV.H.48 e XIV.D.45.
3
Per il primo, cfr. G. L. M
ASETTI
Z
ANNINI
,
Antichità classiche, scienze naturali e
cortesie nel carteggio tra Giovanni Bianchi (Iano Planco) e Bernardo Tanucci
, in
Bernar-
do Tanucci statista letterato e giurista
, Atti del Convegno internazionale di studi per il
secondo centenario 1783-1983, a cura di R. Ajello e M. D’Addio, Napoli, 1986, vol. II,
pp. 539-597; per il secondo, cfr. R.
DE
S
TERLICH
,
Lettere a G. Bianchi (1754-1775)
, a
cura di G. F. De Tiberiis, Napoli, 2006 (il nome di Catani ricorre qui nelle lettere 105-
106, 126, 128, 132, 139).
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