UNIVERSALISMO ETICO E DIFFERENZA
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più intesa come individuazione di una totalità compiuta di principi e
valori che si sovradispongono rispetto alle istanze della vita individua-
le, ma concepita come continua relazione tra particolarità differenziate
e tendenza ad
un universalismo condiviso
capace di produrre codici
etici e giuridici, il cui carattere resta la relazionalità e la modificabilità
7
.
Vico, dunque, costituisce, nella interpretazione che io ne dò, una
plausibile risposta ad una delle domande filosofiche di fondo della
nostra contemporaneità:
è possibile un universalismo etico che sappia
coniugare la normatività del principio e la differenza storico-culturale?
O, detto in altri termini, è possibile tenere insieme i modelli (idee o pa-
radigmi) costruiti dall’intelligenza umana e i processi empirici che si
articolano nella molteplicità del reale e che danno vita a ciò che, anche
alla luce della ricerca storica, analogica, etimologica e filologica, si può
caratterizzare come struttura politica e civile comune? È questa ipotesi
che ora cercherò di argomentare, facendo ricorso ad uno dei passi più
noti che si trovano all’inizio della
Scienza nuova
:
Dentro si mostrerà ch’i primi uomini del gentilesimo, semplici e rozzi, per
forte inganno di robustissime fantasie, tutte ingombre da spaventose supersti-
zioni, credettero veramente veder in terra gli dèi; e poscia si truoverà che
ch’egualmente, per uniformità d’idee, senza saper nulla gli uni degli altri […]
furono da terra innalzati gli dèi all’erranti e gli eroi alle stelle fisse
8
.
Dunque la uniformità di idee di cui parla Vico non si sovrappone
astrattamente alle differenze, ma costituisce, anzi, lo strumento intellet-
tivo e rappresentativo indispensabile per spiegare le analogie e le di-
stinzioni, ma anche la stretta relazione tra una visione universalistica del-
le epoche storiche e la effettiva cronologia degli eventi del mondo reale.
La ricerca filosofica di Vico, come tenteremo di mostrare alla luce
di alcuni suoi testi, rivela, così, una delle sue essenziali finalità: la me-
diazione (resa possibile, da un lato, dalla filosofia pratico-civile e, dal-
l’altro, dal valore epistemologico ed etico della sapienza poetica) tra
particolarità storico-antropologico-linguistica e universalità degli ele-
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«Universalismo e contestualismo si intrecciano nella dialettica fondativa di ogni
possibile dialogo, che è quella tra la inoccultabile storicità di ogni cultura (linguaggio,
religione, arte, letteratura, stile di vita, etc.) e la prospettiva della massima generaliz-
zazione della libertà e dell’autonomia della persona umana» (G. C
ACCIATORE
,
Capire il
racconto degli altri
, in «Reset» XCVII, 2006, p. 17).
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Sn44
, capov. 3, p. 417.
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