ORESTE TRABUCCO
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dello stesso Lapi per rispondere, con una propria lettera, che fa stam-
pare a Rimini nel 1722, all’epistola
De lente cristallina oculi humani
,
fatta pubblicare a Roma l’anno precedente dal chirurgo e anatomico
fiorentino Antonio Cocchi
12
. Nelle lettere di Morgagni a Bianchi sfila
più d’un litotomo, il cui ufficio è generalmente quello di oculista depu-
tato alla cura della cataratta; litotomi che si fanno diffusori sul territo-
rio italiano di un comune sapere appreso per tradizione familiare nella
stessa terra d’origine
13
: Lapi è di Preci, presso Norcia, come Antonio
Benevoli, che professa la chirurgia in Santa Maria Nuova a Firenze
14
. Di
Preci è anche Catani, che era imparentato con Lapi, allievo di Bianchi,
con cui ebbe rapporti frequenti, talvolta anche conflittuali, ciò che non
gli impedì di comporre un epitalamio, conservato tra le sue rime inedite,
per il compleanno del conterraneo e cognato
15
. Un manipolo di chirur-
ghi dediti a sanare mal della pietra e affezioni oftalmiche affolla i carteg-
gi di Bianchi, a conferma di quanto questo mondo di medici dediti alla
pratica chirurgica fosse congenere a lui che mette al centro del suo in-
segnamento a Siena le dissezioni anatomiche, e che abbandona la città
toscana per essere entrato in conflitto con quei colleghi che imprigiona-
no il sapere medico nei libri canonici, e che accusa, con tutto il vigore
polemico che gli è proprio, di idolatrare una
anatomia
cartacea
,
Ma torniamo più da vicino a Catani. La domanda pertinente alla
sua identità non era trito calco manzoniano: della sua biografia ci è da-
to dire pochissimo, e solo quanto lui stesso volle far conoscere. Quel
poco cioè che sappiamo della sua vita è quanto intuiamo dal volto che
egli stesso tratteggiò di sé. E non a caso.
Sulla scena editoriale il suo nome compare la prima volta nel 1752,
ornato degli epiteti:
Cittadino Romano, Cavaliere e Conte Lateranense,
12
Su tutto ciò cfr.
Carteggio inedito di Giambattista Morgagni con Giovanni Bian-
chi (Janus Plancus)
, con introduzione e note di G. Bilancioni, Bari, 1914, pp. 52-64; sui
rapporti intercorsi tra Bianchi e Cocchi cfr. inoltre S. D
E
C
AROLIS
-A. A. C
ONTI
-D.
L
IPPI
,
Un carteggio inedito tra Antonio Cocchi e Giovanni Bianchi
, in «Nuncius» XVIII
(2003) 2, pp. 619-636.
13
Un elenco delle 21 famiglie norcine e preciane dedite attraverso le generazioni
alla litotomia lo troviamo in G. C
OSMACINI
,
La vita nelle mani. Storia della chirurgia
,
Roma-Bari, 2003, p. 132; cfr. inoltre A. F
ABBI
,
Preci e la valle castoriana
, Spoleto,
1963, pp. 35-51.
14
Su di lui D. C
ELESTINO
,
Benevoli Antonio
, in
Dizionario Biografico degli Italiani
,
s.v.
15
Biblioteca Nazionale di Napoli «Vittorio Emanuele III», ms. XIV. D. 45, pp.
149-151.
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