MEDICINA, ERUDIZIONE, VITA CIVILE
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Non credo mio impegno il dover disegnare il lusso, pompa e lo eminente
contegno di che fan mostra con carozze e livree gli accennati medici e chi-
rurghi. Vanno costoro a gatti l’uno coll’altro con una indicibile iattanza; ond’è
che nei di lor abboccamenti o sian consulti, si rendano poi assai curiosi, e se
fia lecito un atto di confidenza, disdicevoli; dimanieraché a questo oggetto
non sono rispettati com’è in codeste parti e nel resto dell’inclita nostra Italia;
ma stimati piuttosto al pari de’ servidori, non curando da essoloro, purché si
prenda danaro, qualsisia concetto. E se per sorte tra il numero di essi havvi
qualche galantuomo, siccome relamente vi è, procurano oltremodo di abbat-
terlo, benché di maggiore intelligenza, al quale duro riflesso se conceduto mi
fosse dalla sorte di restituire alla patria il mio Sig. padre D. D. Giuseppanto-
nio, ottuagenario, e la mia Sig.
a
madre D. Angela Maddalena Bonajuti, la qua-
le da lungo tempo confinata viene in un letto, per una smoderata indisposizi-
one, me ne anderei certamente, anzicchenò, abbisognandovi tutta la forza per
resistere alle tante incovenienze e complotti
20
.
Questo disagio culminava nel 1760, quando Catani mandava in
stampa una
Memoria
diretta al Delegato e ai Governatori degli Incu-
rabili. Sei anni dopo, riprendendo la traccia del suo opuscolo del 1752,
la elabora al punto da comporre un vero e proprio trattato, che
pubblicherà sempre presso la stamperia veneziana dei Remondini, con
un nuovo formato e inedite illustrazioni, dal titolo:
Il litotomo in prati-
ca
. Nella bibliografia dei propri scritti a stampa così Catani ricordava
la
Memoria
rivolta ai Governatori degli Incurabili:
Allegazione Medico Cirusica Cronologica, o per giusto dire,
Vendicia
, col-
la quale per non picciole Maldicenze insorte nella Congiuntura, ch’io cercai
di essere ammesso alla Piazza di Medico Litotomo e di Cirusico, vacata nello
Spedale degl’Incurabili, esposi per trionfo della
Verità
, piucché per decoro di
mia Persona, le varie Cure, particolarmente di Litotomia, da me qui fatte dal
lo stesso, con più mirata attenzione alla situazione napoletana,
Healers and Healing in
Early Modern Italy
, Manchester, 1998, pp. 1-28, 56-95; A. M
USI
,
La professione medica
nel Mezzogiorno moderno
, in
Avvocati, medici, ingegneri. Alle origini delle professioni
moderne
, a cura di M. L. Betri-A. Pastore, Bologna, 1997, pp. 83-92 e I
D
.,
Disciplina-
mento e figure professionali: l’articolazione della Medicina nel Mezzogiorno spagnolo
, in
Sapere e/è potere. Discipline, dispute e professioni nell’Università medievale e moderna.
Il caso bolognese a confronto. Dalle discipline ai ruoli sociali
, a cura di A. De Benedictis,
Bologna, 1990, pp. 203-221; O. T
RABUCCO
,
Barbieri e fisici. Un documento sullo
status
della medicina nella Napoli barocca
, in «Aprosiana. Rivista annuale di studi barocchi»
IX (2001), pp. 95-110, poi rielaborato in O
TTAVIANI
-T
RABUCCO
,
op. cit.
, pp. 123-167.
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Vedi nota 6.
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