ORESTE TRABUCCO
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l’anatomia della materia e della fabbrica e combinazione delle parti per appli-
carvi la ragione delle forze moventi, delle resistenze e delle leggi del moto
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.
E, ancora Catani, nella medesima sede, sull’anatomia:
è tale l’utilità somma che arreca la Cognizione Anatomica a i Chirurghi,
onde l’esatta ed accurata prattica della Notomia del Corpo Umano sia loro
del tutto bisognevole; in tal forma che l’avvedutissimo Medico Notomico Ce-
rusico de’ tempi nostri, declamato Eistero si fa Egli con tutta serietà ad am-
monire i Chirurghi, non meno che i Medici, qualmente eglino:
Salva Conscien-
tia Anatome carere non posse, caertum est si artem, quam profitentur non in
detrimentum generis Humani, sed rite exercere cupiant. Nam
(ne dà egli stesso
la ragione)
quod navis Gubernatori pixis nautica, seu Acus magnetica, iis est
notitia anatomica
. Conciosiaché, siccome ad un Piloto, benché esercitato egli
sia in lunghe navigazioni, privo nondimeno della necessaria scorta dalla Bus-
sola o Ago calamitato, non solamente riuscire non gli potrà di approdare sano
e salvo al desiato porto, se a gran sorte non ispiri nelle di lui Vele un’Aura di
molto propizia, ma né pure di sfuggire le secche e gli scogli […]. Uopo
sopramodo adunque è ella la
cognizione Anatomica
ai Cerusici, siccome si ve-
de di parità impugnare dall’Ingrassia; ma non già riguardo a quella che dicesi
Speculativa, di cui al pari de’ Professori ne trattano puranche gli Artieri; bensì
della
Prattica
, fatta da per se stesso con l’Esercizio;
ut Ars Culta requirit
, dad-
dove a nota evidenza si ricava tutta la faciltà d’agire nelle grandi e difficili
Operazioni, che è quella appunto che distingue il
probo Professore
: potendosi
ciò riferire senz’ombra di vanagloria al fare de’ giorni d’oggi, giacché opposto
tutto a quello sperimentavano i nostri Antesignani; e questo giustamente a ri-
guardo di doversi possedere la
cognizione
prattica
Anatomica
, che ora piuc-
chemmai risalta, e per cui vi hanno contrastato gli Autori nostri tutti, e con
esso loro anche i Letterati più cospicui, che per assegnarne qualcheduno fra i
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A. C
OCCHI
,
Dell’anatomia
, in
Dal Muratori al Cesarotti.
V.
Politici ed economisti
del primo Settecento
, a cura di R. Ajello
et alii
, Milano-Napoli, 1978, p. 437. È il testo
della prolusione alle lezioni di anatomia in Santa Maria Nuova, letta nel settembre
1742; su Cocchi anatomista cfr. G. W
EBER
,
Aspetti poco noti della storia dell’anatomia
patologica tra ’600 e ’700
, Firenze, 1997, pp. 43-55, 105-152; sulla sua attività in Santa
Maria Nuova cfr. A. C
OCCHI
,
Relazione dello Spedale di S. Maria Nuova di Firenze
, a
cura di M. Mannelli Poggioli-R. Pasta, Firenze, 2000; cfr. inoltre L. G
UERRINI
,
Anto-
nio Cocchi naturalista e filosofo
, Firenze, 2002; sui rapporti di Cocchi con la cultura
napoletana, cfr. le lettere a lui indirizzate da Bartolomeo Intieri e Ferdinando Galiani e
pubblicate in F. V
ENTURI
,
Alle origini dell’illuminismo napoletano. Dal carteggio di
Bartolomeo Intieri
, in «Rivista storica italiana» LXXI (1969) 3, pp. 416-456.
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