ORESTE TRABUCCO
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salutare arte, questi pochi s’erano fatto un privativo jusso di eseguire essi sol-
tanto le operazioni della cataratta, e di pietra, e da ciò ne nasceva che nello
spedale degl’Incurabili un solo era l’operatore, e quel che fu più vergogna,
venivano istituite in luogo chiuso, e privatamente, per non dar adito a’ giovani
di vederle, ed impararle
40
.
Auspicando che «sotto il felicissimo regno del Re Signor Nostro
voglia la chirurgia acquistare l’antico suo splendore, e vedersi tolte tan-
te abusive privative», Vivenzio chiedeva che si accordasse al Troja «di
poter fare le operazioni di cataratta, e di pietra sui viventi nello spedale
degl’Incurabili»
41
.
Si apriva una nuova stagione, in cui l’azione riformatrice degli
scienziati partenopei alfieri del rinnovamento poteva svolgersi in spazi
sociali riconosciuti e autoctoni; a quanti come Catani li avevano prece-
duti era spesso toccata una sorte dimidiata: medici letterati nella re-
pubblica delle lettere, considerati a Napoli poco più che empirici dal
pieno riconoscimento professionale e sociale. Di questa condizione di-
ce l’elegia in morte di Bianchi che Catani dedica a Giuseppe Ramazzi-
ni,
promotor ac censor primarius
dei Conghietturanti, quando da ormai
un decennio l’accademia sopravvive solo nella memoria dei membri
sopravvissuti e nel loro dialogo privato. Elegia tutt’altro che vibrante
di vigore poetico, anzi assai debole, ma testimonianza di una margina-
lità che cerca in un ideale altrove il proprio riscatto.
Negli anni delle riforme Catani è ancora attivo, ma ormai fermo al
tempo in cui si era trovato a rappresentare la pressione esercitata dal
basso dai chirurghi qualificati dalla pratica del
medicar
crudo
, bisogno-
si di una nobilitazione ricercata mediante il possesso delle lettere.
Quando, alle soglie dell’inaugurazione della Reale Accademia delle
Scienze e delle Belle Lettere, egli inoltra suppliche prima a Tanucci,
poi al Marchese della Sambuca
42
, perché sia chiamato nel ruolo di chi-
rurgo della Camera Reale, lamentando di essere pretermesso dai due
medici più influenti in seno agli apparati istituzionali, Vivenzio e Fran-
cesco Serao, ci è dato rilevare quale distanza lo divida dai progetti per-
seguiti da costoro – il primo, come s’è detto, direttore della Scuola
Medica degli Incurabili, il secondo socio fondatore della Reale Acca-
40
Il documento è pubblicato in appendice a A. B
ORRELLI
,
Istituzioni scientifiche
,
cit., pp. 216-217.
41
Ivi, p. 217.
42
Cfr. le lettere in appendice.
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