MEDICINA, ERUDIZIONE, VITA CIVILE
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Che in Bianchi risiedean, com’in regno,
E per d’essi formato, a i Dei in opposto
Ad ogni vizio davano nel segno.
Adunati fra lor, conchiuser tosto:
Tolgasi chi noi avanza, e non somiglia,
E a chiamarsi le Parche al Nunzio è imposto.
Venner le tre con nere, irsute ciglia,
Più torbide dell’acqua di Cocito:
Cosa ch’a Numi ancor fa meraviglia.
Appena (ahi lasso, e son quasi smarrito!)
Inteso de’ gran Numi il somm’impero,
Cessa dallo filar ogni lor dito.
Ora ogn’uno ch’ama il giusto, il vero,
Unisca il suo al flebil pianto mio,
E dica: ah, ci si è tolto, ed è pur vero,
Chi ad ognor nel suo sen virtù nodrio,
Per l’odio di più Dei uniti insieme,
E noti il mondo il vero zelo mio.
Sagro dovere non ci unisce assieme.
Napoli, 26 dicembre 1775.
L’Accademico
Aless. Catani
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