MARIA TOSCANO
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moso, Ascanio, avo del nostro naturalista, che comprendeva dipinti at-
tribuiti a Raffaello, Tiziano, Giorgione, Sodoma, Correggio, Reni, i fra-
telli Carracci e Domenichino. Il figlio Nicola descrivendo quei tristi
eventi enumera alcune delle cose perdute:
Un laboratorio meccanico atto ad eseguirsi qualunque lavoro il più ricerca-
to, un’officina ripiena di bellissimi strumenti per l’arte di orologiaio in cui mio
padre era perfetto, un gabinetto fisico il più completo, una scelta collezione di
saggi vesuviani ed un laboratorio chimico provveduto di molte macchine
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.
Con l’avvento della breve repubblica napoletana i carnefici dei fra-
telli Filomarino furono condannati a morte dall’Alta Commissione Mi-
litare e impiccati il 6 maggio 1799, la collezione di Ascanio Filomarino
era tuttavia irrimediabilmente perduta
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. Ma anche in seguito alla di-
struzione della raccolta del duca Della Torre, e anzi forse in ragione di
essa, il testo del Filomarino continuò a riscuotere grande successo
presso il pubblico sempre più vasto dei naturalisti dilettanti; per que-
sto motivo, a più di un decennio dalla sua prima edizione, il
Gabinetto
Vesuviano
continuava ad essere stampato, seppure con modifiche
sostanziali
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. Ancora nel 1805, infatti, veniva pubblicata la
Raccolta di
tutte le vedute che esistevano nel Gabinetto del Duca della Torre
. Le ta-
vole poste a corredo di tale testo coincidono solo parzialmente con
quelle delle due precedenti edizioni, il cui numero è accresciuto dal-
l’aggiunta della rappresentazione delle più famose antiche rovine cam-
pane. Anche i disegnatori e gli incisori impiegati sono in parte diffe-
renti: forse i rami originali erano andati perduti o piuttosto, come
sembra più probabile, si era preferito sostituirli con immagini che a-
vessero una più alta qualità estetica, per assecondare il gusto dei po-
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L’uccisione di Ascanio e Clemente Filomarino della Torre (dalle memorie del duca
della Torre Nicola Filomarino)
, a cura di G. Ceci, in «Archivio Storico per le province
napoletane» XXV
(1900) 1.
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«Il Monitore Napoletano», 9 maggio 1799. La Pimmentel riporta la notizia del
processo e della condanna dei carnefici dei fratelli Filomarino.
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G. D’A
NCORA
,
Raccolta di tutte le vedute che esistevano nel Gabinetto del Duca
della Torre rappresentanti l’eruzione del monte Vesuvio fin oggi accadute con le rispetti-
ve descrizioni per la prima volta ricavate dalla storia e con l’aggiunta delle due lettere di
Plinio il Giovine nelle quali vien riferito il primo incendio avvenuto nell’anno 79 del-
l’era cristiana
,
in Napoli, presso Nicola Gervasi mercante di stampe al Gigante, 1805,
p. 23. Il fatto che l’editore questa volta fosse un mercante d stampe conferma che l’at-
tenzione fosse spostata nettamente sulla vendita delle incisioni.
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