‘RECUEIL DES PENSÉES’.
IDEE SUL TRASFORMISMO A NAPOLI
NEL PRIMO OTTOCENTO
Queste idee, parto di giovanile ardore, che sente l’irresistibile bisogno di
perscrutare gli occulti arcani della natura, saranno esse all’intutto immeritevo-
li dell’attenzione dei veri ed imparziali filosofi
1
?
Siamo a Parigi, gennaio del 1803. Un giovane esule napoletano e di-
ligente allievo dei più celebri naturalisti del Muséum d’Histoire Naturel-
le, prende appunti e annota riflessioni sul problema delle specie, sul
cammino seguito dalla natura nella creazione degli esseri dal semplice al
complesso, «l’arbre de la vie» (o «progression du developpement des
organes chez les animaux, et sur le perfectionement correspondant»).
L’autore di questo «Recueil des pensées», scritto parte in francese e
parte in italiano e di cui rimangono solo alcune pagine, era il medico
napoletano Giosuè Sangiovanni
2
. Esiliato in seguito agli eventi del
1799, si era recato a Parigi, dove aveva colto l’opportunità di perfezio-
nare le sue conoscenze nelle scienze naturali, indirizzandosi prevalen-
temente verso la zoologia. Frequentò i corsi, tra gli altri, di Cuvier e
Lamarck con cui fu ben presto in stretti rapporti.
Il Sangiovanni si fece conoscere dai più insigni naturalisti, i quali comincia-
rono a stimare l’allievo attento e zelante che prendeva appunti su appunti.
[…] Fu grandemente attratto da Lamarck, che chiamerà con commozione:
‘mio caro e degno maestro’; frequentò assiduamente laboratori e musei ed en-
trò in familiarità con molti professori
3
.
1
Table alphabétique des articles contenus dans le Recueil des Pensées, des observa-
tions, des hypothéses, ecc.
, Parigi, 22 gennaio 1803, n. 147, p. 358. Manoscritti conser-
vati presso l’Istituto di Zoologia, Università di Napoli.
2
Per Sangiovanni (1775-1849), nato a Laurino in provincia di Salerno, si veda P.
O
MODEO
,
Documenti per la storia delle scienze naturali al principio del XIX secolo
:
I, L
a vita e le opere di Giosuè Sangiovanni
; II,
Manoscritti lamarckiani
, in «Bollettino di
zoologia» XVI (1949) 4-5-6, pp. 107-137.
3
Ivi, p. 109. Luigi Chiaverini dichiava: «Ho avuto il vantaggio di consultare i cel.
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