‘RECUEIL DES PENSÉES’
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sembravano a Costa talmente graduate nelle loro caratteristiche da
rendere difficile il riconoscimento (
H. ericetorum
): si poteva intravede-
re una serie d’individui provenienti da diverse località,
e sarà cosa facile trovare gli anelli di congiunzione di tutti i suoi passaggi
fin quasi a disparire i primitivi e fondamentali caratteri
29
.
Nel caso di due specie distinte di
Helix
, inoltre, era per Costa possibile
rintracciare individui intermedi, di forma tale, cioè, da poter evidenziare i
passaggi dall’una all’altra
30
, e dalla «cellaria alla concolor, nitidosa, nitens,
lucida, nitida» intravedeva un passaggio in linea discendente
31
.
Nella
Fauna di Aspromonte
32
, Costa affrontava il problema delle varia-
zioni dovute alle influenze climatiche. Le circostanze locali dell’Aspro-
monte (come la temperatura, l’intensità della luce e dei «succhi» coloranti
delle piante, dalle quali prendono alimento gli insetti), la posizione ge-
ografica, «render debbono loro tali modificazioni da farne sensibilmente
diversificare le specie, o produrre delle insigni varietà». E inoltre,
fa a tutti sperare potervi raccogliere o nuove o rare specie, oppur talmente
svariate le specie già conosciute, che dan loro un abito importante all’occhio
dello scienziato
33
.
Si ricollegava così esplicitamente alle osservazioni compiute da
Franco Andrea Bonelli
34
sui Lepidotteri ritrovati in Sardegna, i quali
l’abito suo mi persuadono a crederla una discendente della testè menzionata». Le carat-
teristiche dell’
H. rufescens
gli facevano «intravedere in essa il tipo dell’
adspersa
, di cui la
credo una insigne varietà, od almeno uno de’ suoi lontani passaggi». «Il poco più o poco
meno notevole nelle grandezze e nella intensità de’ colori dà forse bastante dritto alla
ragione di separare gli esseri come specie distinte? E quel variare di apertura del billico; e
la grandezza che acquistar suole la conchiglia, sono note sufficienti per contrassegnarle?
Lascerò ai fanciulli il rispondere ‘non esser stati noi accanto al Creatore per esser certi se
tali uscite fossero dalle sue mani’» (ivi, pp. 10-21).
29
Ivi, p. 22.
30
Ivi, p. 26.
31
Ivi, p. 28.
32
I
D
.,
Fauna di Aspromonte e sue adiacenze
, Memoria letta nella tornata del 12
febbraio 1828 alla R. Accademia delle scienze, in «Atti dell’Accademia delle Scienze di
Napoli» IV (1839), pp. 62-63.
33
Ibid
.
34
Analogamente a Costa, le difficoltà incontrate nella determinazione dei caratteri
generici e specifici dei Carabidi, a causa della loro notevole variabilità, spinsero Bonelli a
nutrire dei dubbi sulla stabilità delle specie, dubbi e riflessioni che espresse nei suoi ap-
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